banner
banner

SULMONA – L’ultimo incontro per addivenire al passaggio di consegne era fissato per questa mattina a Palazzo San Francesco. Ma la Segretaria Generale, Nunzia Buccilli, ha annullato l’appuntamento, dopo la decisione del Centro Nuoto Sulmona di ricorrere al Tar Abruzzo, impugnando la determina di aggiudicazione del 24 gennaio scorso, in favore della Roma Nuoto. La società che nell’ultimo trentennio ha gestito l’impianto natatorio è quindi passata ai fatti ed ha chiesto la sospensione dell’efficacia della determina adottata dal Comune di Sulmona che, nei mesi scorsi, aveva diramato il bando per la gestione della piscina comunale per un periodo di un anno ( nove mesi più tre rinnovabili), in attesa della gara decennale. Il Centro Nuoto Sulmona, assistito dall’avvocato Armando Valeri, ha presentato il ricorso, sollevando delle perplessità su eventuali anomalie riscontrate in fase di aggiudicazione: il ribasso del 50 per cento sul contributo comunale per una differenza di circa 25 mila su un giro d’affari calcolato in 527 mila euro, l’esperienza pregressa richiesta nell’avviso del Comune di dodici mesi di gestione di una piscina negli ultimi tre anni, la documentazione amministrativa con il riferimento alla polizza fideiussoria, l’assenza di un componente “esperto” nella commissione giudicatrice della gara e la non menzione di determinati parametri e requisiti nell’avviso del Comune e nel disciplinare di gara, contenuti nel regolamento comunale per la gestione dell’impianto. L’elenco di presunte criticità o irregolarità è nelle mani del Tar Abruzzo che dovrà pronunciarsi in merito all’aggiudicazione. Un passaggio, quello del ricorso presentato dal Centro Nuoto Sulmona, che ha fatto saltare di fatto il passaggio di consegne. La società sulmonese si era aggiudicata l’ultimo appalto nel 2009, scaduto il 31 agosto scorso. Sono poi decorsi i tre mesi di proroga concessi dal Comune che ha bandito la gara e in data 24 gennaio 2020 ha proceduto all’aggiudicazione in favore dei romani. Giovedì scorso è stato depositato il ricorso al Tar che ha congelato il passaggio di consegne. “Noi siamo sereni e tranquilli”- dichiara Nicolò Cristofaro, uno dei soci della Roma Nuoto- “toccherà al Tar ora verificare la procedura ed entrare nel merito. Per noi è solo un procrastinarsi del passaggio di consegne che era fissato per oggi”. Quanto ai contenuti del ricorso Cristofaro ritiene che “sono tutte cose che lasciano il tempo che trovano” anche se ci va con i piedi di piombo. Il socio di Roma Nuoto annuncia infine che il progetto di gestione della società prevede un’offerta più ampia del servizio per trasformare la piscina in un punto sociale e aggregativo per la città. Al Tar spetta l’ultima parola.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento