
Arresto convalidato e misura dei domiciliari con braccialetto elettronico per G.R.F., il 19enne di Pratola Peligna trovato con pistola e proiettili nello zaino. Il giovane, difeso dall’avvocato Eva D’Alberto, non ha avuto nulla da dire al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, che ha convalidato l’arresto eseguito in flagranza di reato dai carabinieri e ha applicato la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, vista la giovane età dell’indagato che risulta incensurato. Il 19enne era stato fermato l’altra notte sulla statale 17, a Roccaraso, dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro. I militari, agli ordini del capitano Giuseppe Testa, hanno proceduto alla perquisizione veicolare e personale nel corso della quale, nello zaino custodito all’interno dell’abitacolo, hanno trovato una pistola calibro nove e una decina di proiettili. L’arma si presentava con matricola abrasa e ciò per l’autorità giudiziaria ha comportato anche l’accusa di ricettazione per “il possibile legame con la malavita del posto” come rileva la De Marco nell’ordinanza. Su richiesta dell’avvocato, sono stati consessi i domiciliari con braccialetto per permettere al 19enne di prendersi cura anche di un familiare convivente. L’ inchiesta tuttavia si allarga. La Procura ha sequestrato il telefono cellulare del giovane per cercare elementi tra messaggi e conversazioni e capire a cosa serviva quella pistola. Il sospetto degli inquirenti è che la vicenda sia in qualche modo collegata con quanto avvenuto nel 2023, tra Pratola Peligna e Raiano, quando lo zio e cugino aveva esploso colpi di pistola contro due abitazioni. Intanto l’avvocato dello zio, Alberto Paolini, fa sapere che il suo assistito non ha alcun tipo di coinvolgimento con la vicenda del nipote, lavorando da tempo ormai fuori sede e trovandosi in detenzione domiciliare con il permesso di raggiungere la sede di lavoro. Anche il cugino si tira fuori dalla vicenda e, per il tramite dell’avvocato Mario Iacovone, fa sapere di essere estraneo ai fatti.









