
Proseguono i lavori per rendere più sicure le strade nelle frazioni di Monticchio e Civita di Bagno. Lo annunciano l’Assessore Laura Cucchiarella (Vivibilità e valorizzazione delle frazioni) e la Consigliera comunale Gloria Nardecchia (Udc). «Stiamo completando la segnaletica orizzontale e installando bande sonore agli incroci per ridurre la velocità di auto e moto vicino alle case», spiegano Cucchiarella e Nardecchia. Gli interventi, realizzati dall’Ufficio di Sicurezza Stradale del Comune, prevedono anche nuovi segnali verticali e lanterne lampeggianti. «Queste opere – aggiunge Cucchiarella – dimostrano che la sicurezza stradale è una priorità per l’amministrazione Biondi. Ringrazio la Provincia e i tecnici comunali per il lavoro di squadra. Chiedo a tutti gli automobilisti di guidare con attenzione e rispettare le regole». Altri interventi sono in programma sulle strade provinciali S.P. 36, 37 e 5bis, con l’obiettivo di installare rallentatori e aiutare il lavoro degli agenti della Polizia municipale.
Ma il centro storico resta un cantiere aperto
Intanto, sul rifacimento delle strade in centro storico, non mancano le polemiche. Il consigliere Paolo Romano (L’Aquila Nuova) denuncia ritardi e scelte discutibili dopo i lavori sui sottoservizi: «In molte vie si è steso solo asfalto provvisorio, ignorando i sampietrini originali. In altre zone – racconta Romano – le ditte hanno fermato i lavori in attesa di sapere quale materiale usare. Il risultato? Strade chiuse con terra battuta, polvere, fango, disagi per famiglie e negozianti». Romano sottolinea come, in pieno 2025, anno in cui L’Aquila è Capitale Italiana della Cultura, il centro non possa presentarsi con «rappezzi d’asfalto» al posto delle pavimentazioni storiche. «Se la Soprintendenza ha imposto di ripristinare i selci bianchi in una via, perché tre metri più in là c’è ancora asfalto?», chiede Romano, che da due mesi attende risposta a un’interrogazione urgente. Il consigliere invita l’amministrazione a decidere subito: «Basta un addendum ai contratti delle imprese per finire i lavori come si deve. Non possiamo lasciare famiglie e residenti in strade di fango, senza parcheggi e senza decoro. Il centro storico non è una vetrina: è un quartiere vivo, fatto di persone che meritano strade degne di questo nome».