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“Un indirizzo politico organizzativo che ha fatto registrare la favorevole adesione di tutti i presenti alla riunione e che il Pd intende ora condividere con tutti i sindaci di centrosinistra, soci del Cogesa, organizzando un incontro, da tenersi in tempi brevi, per mettere in campo tutte le migliori iniziative di politica aziendale prima fra tutte il recupero di quel proficuo spirito di collaborazione e rispetto della struttura burocratica – tecnica esistente che consentirà di ridurre drasticamente inutili consulenze e ancor più fare a meno di costosi quanto superflui super burocrati. Va in questa direzione il Partito Democratico”. Va in questa direzione il Pd di Sulmona che si è riunito l’altro giorno sul tema della gestione Cogesa ribadendo il suo no alla nomina di un direttore generale per la partecipata. Di seguito la nota: “Nell’ultima riunione che si è tenuta nella sede di Corso Ovidio, il Pd ha avuto modo di esaminare la situazione amministrativa contabile del Cogesa che, come ormai è noto a tutti, non versa nelle migliori condizioni. Si è dovuto purtroppo prendere atto di come neppure la nomina di un consiglio di amministrazione al posto dell’amministratore unico, nomina che avrebbe dovuto garantire una migliore organizzazione, non ha affatto sortito gli effetti desiderati. Anzi. Si continua a non vedere approvato il bilancio di previsione (la cui scadenza era fissata allo scorso 31 marzo) e si continua a non trovare una soluzione alla accesa polemica che solo qualche mese fa ha visto la precedente gestione chiudere il bilancio annuale con una perdita di circa un milione e mezzo. E neppure di fronte a questi numeri, non certo rassicuranti, c’è chi si ostina a caldeggiare la nomina di un direttore generale. Una scelta inopportuna secondo il Pd. E non solo. Anche il “controllo analogo”, nel verbale n.3/2021, riferendosi al piano assunzionale del 2021 che prevedeva la figura del direttore, ha deliberato di approvare il piano, eliminando proprio questa figura. Di più. Nella relazione al bilancio di previsione 2022 del Cogesa, il collegio sindacale ha invitato a valutare, , l’assunzione della figura del direttore generale, riproposta dal Cda per il piano assunzionale 2022 . Inoltre, la nomina di un direttore generale, vista la consuetudine degli amministratori del Cogesa di rivolgersi sempre a consulenti esterni, suonerebbe come un ulteriore ingiustificato atto di mancanza di riguardo nei confronti del personale. Infatti, il Cogesa è dotato di un apparato tecnico burocratico capace di assolvere anche alle più impegnative incombenze di carattere gestionale ed amministrativo comprese quelle stesse che sarebbero da affidare al direttore generale. E, dunque, il Pd, nel prendere atto della gravosa situazione di stallo che vive la società partecipata, ha stabilito un indirizzo politico organizzativo che ha fatto registrare la favorevole adesione di tutti i presenti alla riunione e che il Pd intende ora condividere con tutti i sindaci di centrosinistra, soci del Cogesa, organizzando un incontro, da tenersi in tempi brevi, per mettere in campo tutte le migliori iniziative di politica aziendale prima fra tutte il recupero di quel proficuo spirito di collaborazione e rispetto della struttura burocratica – tecnica esistente che consentirà di ridurre drasticamente inutili consulenze e ancor più fare a meno di costosi quanto superflui “super burocrati”. Manca un anno alla scadenza del mandato dell’attuale consiglio di amministrazione e il Partito Democratico non può e non vuole farsi trovare impreparato, di fronte alle sfide che il Cogesa si troverà ad affrontare.

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