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SULMONA – Si starebbe lavorando su un possibile avvicendamento fra il Corpo di Polizia Locale di Sulmona e quello di Avezzano con il conseguente arrivo del Dirigente del comune della Marsica a Palazzo San Francesco. Il tutto da sugellare in un accordo che dovrà essere siglato fra i due comuni e, ovviamente, passare al vaglio dei rispettivi Consigli Comunali. E’ la mossa che starebbe portando avanti il sindaco di Sulmona Annamaria Casini che nei giorni scorsi, stando sempre alle indiscrezioni dell’ultimo minuto, avrebbe avviato le interlocuzioni con Avezzano per verificare la fattibilità del progetto, ancora da concertare con la maggioranza e la sua squadra ma le voci di corridoio sono diventate più insistenti nelle ultime ore tanto nel Palazzo quanto in qualche quartiere della città. Tutto quindi farebbe pensare a una concertazione ormai non più segreta e riservata. Quale potrebbe essere l’esigenza di una convenzione? Sembra evidente che tutto sarebbe legato alla vicenda del pensionamento del Comandante della Polizia Municipale Antonio Litigante. Ma le prime perplessità, quando tutto è ancora da definire, si cominciano a far sentire: che beneficio trarrebbe Sulmona da un progetto del genere? Che fine farebbe l’autonomia del Corpo di Polizia Locale? Da Palazzo San Francesco arrivano conferme da più fronti sul fatto che l’ipotesi non sarebbe campata in aria e nessuno si è svegliato la mattina e avrebbe messo in giro voci, troppo precise per essere inventate di sana pianta o infondate. Ma il sindaco Annamaria Casini smentisce categoricamente o meglio sposta l’attenzione sul progetto di sicurezza urbana, che vede sempre una sinergia fra Sulmona e Avezzano, per il quale la Casini aspetta la convocazione in Prefettura. “Non so chi ha messo in giro queste voci. Io sto lavorando su un altro piano e non sto seguendo nessun progetto se non quello che prevede l’implementazione del sistema di videosorveglianza ma è tutt’altra cosa”- afferma il primo cittadino. Ai posteri l’ardua sentenza direbbe Manzoni. Al momento resta solo tanta confusione da non relegare all’informazione ma alle scelte amministrative.

Andrea D’Aurelio

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