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SULMONA -  Un assistente capo di polizia penitenziaria è stato violentemente aggredito da un ergastolano di origine pugliese all’interno del carcere di Sulmona. R.R.,poliziotto di 51 anni originario del pescarese, se l’è vista brutta nei giorni scorsi mentre si apprestava a fornire le rituali spiegazioni sullo svolgimento della vita intramuraria ad alcuni detenuti. Il poliziotto è stato prima aggredito verbalmente e subito dopo violentemente malmenato. Il detenuto autore dell’insano gesto non è nuovo a questo tipo di episodi tanto da venir sottoposto al regime di sorveglianza particolare riservato a tutti i ristretti che con i loro comportamenti compromettono la sicurezza e turbano l’ordine negli istituti. “Ci si chiede a questo punto e proprio per i suoi violenti trascorsi,(nei mesi scorsi ha più volte violato il regolamento oltre che la legge penale malmenando ed insultando altri agenti all’interno dell’Istituto di pena di Piazzale vittime del Dovere) non sia stato ancora trasferito in altro penitenziario”- interviene Mauro Nardella Segretario Confederale Uil- “di solito è questo che prevede la prassi ed è questo che chiede con urgenza la Uil facendo presente che se ciò non accadrà saremo pronti a sostenere la sacrosanta richiesta di salvaguardia dell’incolumita  di tutti gli agenti attraverso veementi manifestazioni di protesta”. La Uil lancia quindi l’ultimatum e manifesta piena solidarietà all’agente aggredito. Andrea D’Aurelio

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