
Sedersi ad un tavolo con il nuovo amministratore di Stellantis e creare una cordata di imprese per l’automotive. Il piano per salvare la fabbrica di Sulmona e l’intero comparto lo suggerisce, al termine della festa di Firenze, Michele De Palma della Fiom. “Il problema principale della Marelli è, dopo il chapter 11 aperto dalla proprietà negli Stati Uniti, evitare il fallimento dell’aziend. La prima questione è questa. La seconda questione è più strutturale, da un punto di vista industriale, c’è stato un tavolo al Ministero dello sviluppo economico, dal Mimit, ci sono degli interessi di altre aziende che vorrebbero subentrare alla guida della Marelli. Penso che in questo paese bisognerebbe che si avesse il coraggio di intervenire in equity da parte del governo e di costruire una cordata di imprese dell’automotive nel nostro paese, di ricostruire un polo dell’automotive, che ci garantisca una prospettiva sul futuro, e non invece cercare qualche acquirente che siano fondi, che siano multinazionali. Io penso che invece il governo dovrebbe far sedere intorno a un tavolo le aziende dell’automotive e dire che bisogna intervenire per il salvataggio di quell’azienda. Da un punto di vista industriale bisognerebbe, visto che c’è il nuovo amministratore delegato di Stellantis Filosa, sedersi a un tavolo e dirgli che è l’ora di salvaguardare la filiera della componentistica italiana”- ha detto il sindacalista. Nella fabbrica sulmonese in settimana dovrebbero essere convocate le assemblee dopo il summit al Ministero. Il futuro riguarda i 444 dipendenti che da un anno lavorano con un contratto di solidarietà che prevede la riduzione lavorativa del 45 per cento.