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Riceviamo e pubblichiamo

Grazie alla disponibilità della ditta C.S. Intermediazioni Sulmona e del signor Nino Verrocchi gli studenti del Polo Umanistico Ovidio hanno potuto svolgere le lezioni pratiche di Scienze Motorie e Sportive in sicurezza nell’anno della pandemia.
Quando tutto passerà e sentiremo parlare di Coronavirus, faremo insieme  un salto indietro nel tempo e rivivremo ciò che sta succedendo;  da un anno e mezzo l’intero globo è stato investito da una piaga che sembra uscita dal copione scritto per la trama di un film fantascientifico. Ma è tutto reale. Fortunatamente non ci sono orde di zombie pronte ad invadere le strade, ma il virus fa  paura lo stesso e il fatto che sia invisibile lo rende ancora più temibile. Il COVID-19 ha messo a dura prova tutto il mondo, e in particolar modo la scuola, che si è ritrovata, da un giorno ad un altro, a dover reinventarsi per continuare a essere punto di riferimento per noi ragazzi che con mille dubbi e tanta ansia non sapevamo e non sappiamo tuttora come reagire. Ma la nostra scuola è stata fin da subito pronta a non perdere il contatto con noi studenti, a non farci sentire soli e già dai primi giorni di lockdown  ha saputo organizzare al meglio la, seppur tanto criticata, DAD. Si pensava che quest’anno scolastico potesse iniziare meglio rispetto alla fine del precedente, purtroppo così non è stato, a causa di un progressivo aumento dei contagi che non ha permesso un rientro in sicurezza per noi studenti, per il corpo docenti e non solo. In quest’ultimo periodo, però, grazie ad un aumento costante delle vaccinazioni, ci siamo riappropriati della nostra vita, delle nostre abitudini, della nostra quotidianità anche se siamo profondamente cambiati e dobbiamo essere prudenti poiché il virus non è stato ancora del tutto debellato.. In particolar modo, il Polo Ovidio, la mia scuola, ha organizzato molto efficacemente lo scaglionamento di entrata e uscita delle classi, in modo tale da diminuire il più possibile le occasioni di assembramento. Purtroppo però, con le restrizioni imposte dalla pandemia, con palestre pubbliche e private chiuse, con limitazioni orarie e di spazio, si è registrato un sensibile innalzamento del livello di sedentarietà  ed una conseguente riduzione dello stato di benessere psico-fisico-sociale di anziani, adulti e giovani. Pertanto in questa situazione, più unica che rara, prevedere le lezioni di Educazione Fisica pratiche sarebbe stato praticamente impossibile e quindi alzare le braccia in segno di resa poteva risultare (ed è stato) l’atteggiamento più scontato e condiviso dalla maggioranza delle scuole italiane. Ma non è stato così per il Polo umanistico Ovidio di Sulmona che ha attivato da subito la palestra a distanza invitando noi ragazzi a ricreare nella nostra stanza una piccola palestra per fare lezione; poi, tornati a  scuola, grazie alla generosa risposta data da un’azienda di Sulmona “C.S. Intermediazioni” e da un privato cittadino il sig. Nino Verrocchi che hanno offerto uno spazio di verde, noi ragazzi abbiamo potuto svolgere la lezione di Educazione Fisica all’aperto in tutta sicurezza. Per dare avvio a tutto questo decisivo è stata l’iniziativa della scuola, della Dirigente Caterina Fantauzzi, dei docenti di Scienze Motorie e in particolar modo del Professore Paolo Carrozza, che si è messo in prima linea  per salvaguardare la salute  psico-fisico di noi studenti. Anche durante la DDI abbiamo avuto modo di continuare le nostre attività grazie ai professori di scienze motorie che hanno organizzato circuiti e prove fisiche che hanno stimolato anche quel sano agonismo che è venuto meno a causa della pandemia. Grazie all’intesa Scuola Territorio, noi studenti abbiamo avuto non solo la possibilità di svolgere le nostre lezioni di Scienze Motorie e Sportive ma forse anche con qualità ed intensità superiori rispetto alle prestazioni che una palestra avrebbe potuto garantire. Inoltre, bisogna ringraziare i proprietari del terreno messo a nostra disposizione anche perché si sono occupati  della manutenzione, al fine di garantire un corretto svolgimento dell’attività fisica all’aperto e in sicurezza. Il virus ci ha cambiato dentro e fuori. Tornare alla vita quotidiana sarà difficile ma con il tempo potremmo guardare al futuro con maggiore  ottimismo. Ritornare quelli di prima sarà difficile, ma non impossibile! Fare tesoro di ciò che abbiamo imparato, del valore che abbiamo dato alle piccole cose e dell’importanza di alcune ricchezze che in questo periodo si sono rivelate fondamentali per andare avanti, come i rapporti umani, la solidarietà, la collaborazione, il senso civico e il bene comune, ci aiuteranno a tornare alla normalità, magari migliori di prima.

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