
Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha rinviato a giudizio C.G., responsabile del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti del Genio civile e G.D.G., responsabile dell’ufficio tecnico dello stesso Dipartimento, imputati per il crollo del ponte di Molina Aterno. Disastro colposo e omissione e violazione dei doveri d’ufficio sono le ipotesi contestate ai due tecnici che andranno a processo il prossimo 3 febbraio. Per il gup le accuse sono solide per essere sostenute in giudizio. Secondo il sostituto procuratore, Edoardo Mariotti, erano loro a dover evitare il crollo del ponte, quel “disastro con conseguente concreto pericolo per la vita o l’incolumità di un numero indeterminato di persone”. Non lo hanno fatto, secondo l’accusa e secondo la perizia tecnica affidata a due esperti, non solo non facendo manutenzione (di cui né la Provincia, né la Regione hanno trasmesso il piano ordinario obbligatorio per legge), ma anche ignorando o meglio sottovalutando le allerte meteo che per tre giorni, dal 16 al 18 gennaio del 2023, segnavano in giallo l’asticella di attenzione. Sotto inchiesta erano finiti anche N.D’.A. e A.G., tecnici della Provincia, per i quali era stata chiesta l’archiviazione al gip. Intanto, a distanza di oltre due anni dall’evento, non sono ancora partiti i lavori di ricostruzione del ponte