
SULMONA. Non ci sarà più alcuna chiusura di corso Ovidio sud per i lavori di restauro a Porta Napoli. E’ quanto stabilito nel corso di un sopralluogo che è stato effettuato l’altro giorno tra l’impresa incaricata per gli interventi e la polizia locale. L’impresa, dopo aver constatato lo stato di luogo prima di allestire il cantiere, ha fatto sapere alla polizia municipale e al Comune di non aver più bisogno della chiusura al traffico veicolare dell’area dal momento che, nonostante le impalcature, sarà lasciato lo spazio sufficiente per il transito dei veicoli. Le auto seguiranno infatti il solito percorso, transitando sul lato sinistro mente i pedoni potranno circolare sul versante opposto del corso. Nelle prossime ore sarà quindi revocata l’ordinanza firmata dal comandante-dirigente dei vigili urbani, Domenico Giannetta, che aveva disposto la chiusura della zona sud di corso Ovidio dalla data d’inizio lavori fino alla vigilia di ferragosto. Gli interventi intanto sono slittati di settimana in settimana prima le condizioni climatiche avverse e poi per problemi interni alla ditta. Il cantiere dovrebbe aprire i primi giorni della settimana. L’opera, la cui conclusione è prevista per il mese di settembre del 2025, rappresenta uno dei primi interventi di recupero delle emergenze architettoniche della città, da tempo affidate alla cura della Soprintendenza di Chieti, cui si affiancheranno, nel corso dei primi mesi del nuovo anno, i cantieri dell’Acquedotto Svevo, chiesa e palazzo dell’Annunziata e della Cattedrale di San Panfilo. L’impresa che si occuperà dei lavori è la Pa.Art. di Gessopalena. Stazione appaltante è la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Chieti-Pescara, mentre gli interventi sono progettati e diretti dall’architetto Aldo Giorgio Pezzi. A supportarlo la direzione operativa di Eliseba De Leonardis e di Lorenzo Leombroni. In programma anche la pulizia delle superfici lapidee in pietra calcarea, oltre che la piena valorizzazione del monumento. Tra gli interventi sono previsti la rimozione delle cancellate all’interno del fornice alla creazione di un nuovo sistema di illuminazione e il rifacimento della pavimentazione, interna ed esterna, dell’antica fabbrica all’inserimento di un sistema di videosorveglianza a sua protezione.