banner
banner

SULMONA – Preservare la città da rischi e verificare i protocolli. All’indomani del ricovero del paziente Covid a Sulmona, il 53 enne residente a Castel Di Sangro, il circolo Pd cittadino scrive una lettera aperta al sindaco di Sulmona, Annamaria Casini. Pubblichiamo di seguito la nota a firma del Segretario Franco Casciani e del Presidente dell’assemblea, Teresa Nannarone:

“Consapevoli del momento drammatico che stiamo vivendo, e coscienti, come forza politica, della necessità di adoperarci per il bene della popolazione, manifestiamo la nostra totale disponibilità a collaborare investendo il Partito Provinciale, Regionale e Nazionale anche per un raccordo direttamente con il Governo. La invitiamo tuttavia, nella sua veste di autorità anche sanitaria, ad informare tempestivamente la popolazione circa le scelte compiute unitamente alla Asl, nel cui contesto chiediamo di rappresentare esattamente la situazione reale del nostro nosocomio. Mancando la programmazione regionale difatti, risulta che le scelte andranno fatte in sede di Asl provinciale nel cui ambito Sulmona non è Ospedale di primo livello. E difettando a Sulmona, diversamente da L’Aquila ed Avezzano, del reparto di infettivologia, ci auguriamo che la scelta di ospitare un malato Covid sia stata effettuata nel rispetto di un protocollo all’uopo istituito, che il trasporto sia avvenuto attraverso la barella di contenimento e che, in caso contrario, gli operatori siano stati posti in quarantena. Le criticità dell’Ospedale sono state peraltro già denunciate dalle forze sindacali che non poco si stanno battendo per la protezione dei lavoratori e, conseguentemente, di tutta la popolazione vista la particolare aggressività del virus. Non Le sfuggirà che stante il numero elevato degli anziani tra la popolazione, una scucitura al sistema di prevenzione potrebbe trasformarsi in una ecatombe. La esortiamo perciò a riflettere e a confrontarsi su come preservare la città da rischi che potrebbero essere non più gestibili, visto l’unico posto letto Covid a disposizione, e mancando al nostro personale sanitario sia l’esperienza specifica in malattie infettive che le necessarie attrezzature di protezione, nonché il percorso di sicurezza interno all’Ospedale per gli esami diagnostici. Ribadendo la totale disponibilità, restiamo in attesa di avere risposte a quanto sopra sollevato e di conoscere le Sue posizioni in merito all’utilizzo del nostro Ospedale”. (a.d’.a.)

Lascia un commento