
Si tingono di giallo la morte del carabiniere forestale Luca Pulsinelli e il suicidio del 51enne di Opi, Antonello De Arcangelis Del Forno. C’era anche un ciclista nel luogo del sinistro in cui ha perso la vita Pulsinelli. A riferirlo al sostituto procuratore, Edoardo Mariotti, sono stati la moglie e il fratello di De Arcangelis Del Forno, assistiti dall’avvocato del foro di Chieti, Massimo Di Rocco. Il legale ha consegnato alla procura la relazione con le indagini difensive, basandosi sul racconto dei parenti del 51enne. Secondo la denuncia della moglie e del fratello di De Arcangelis Del Forno, sarebbe stato un giovane ciclista quella sera del 15 giugno scorso a mandare fuori strada Pulsinelli che viaggiava in sella alla moto. Un particolare che non compare nella ricostruzione degli inquirenti. Sempre secondo la tesi difensiva, la bici sarebbe stata rimossa dal padre del giovane, un professionista del posto che, il giorno dopo, avrebbe avvicinato in chiesa il 51enne. “Vi ho visto sul luogo dell’incidente. Prenditi la colpa tanto hai la copertura assicurativa. Per omicidio stradale ormai nessuno va più in carcere”, avrebbe detto il professionista che è diventato anche testimone dell’incidente. Poi sono scattati i sequestri a casa del 51enne che, lo scorso 30 settembre, si è tolto la vita nella sua abitazione, lasciando un biglietto. “Mi prendo la responsabilità dell’incidente” ha scritto De Arcangelis Del Forno. Ora la famiglia chiede alla procura di indagare e di accertare eventuali responsabilità sull’ipotesi di reato dell’istigazione al suicidio. L’incidente era avvenuto lungo la strada Marsicana, sul territorio comunale di Opi. Poi le indagini, che avevano portato a risalire all’automobile intestata alla moglie di De Arcangelis Del Forno, ma guidata dal cinquantunenne. La ricostruzione degli inquirenti non ha convinto i familiari che ora vogliono vederci chiaro. Secondo la famiglia di De Arcangelis Del Forno, andrebbe accertata l’attendibilità delle dichiarazione fornite dai testimoni dell’incidente. Esami e indagini avevano confermato la corresponsabilità di De Arcangelis Del Forno “per aver creato intralcio alla circolazione senza collisione di mezzi”. I rilievi, però, non evidenziano la fuga. La vicenda quindi potrebbe portare a nuovo sviluppi.