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SULMONA – “Con detti pareri, venivano impartite prescrizioni da adempiere nel tempo di 60 giorni e veniva inoltre affermato che le carenze riscontrate non pregiudicano l’esercizio delle attività”. Lo ha messo nero su bianco il Direttore del Dipartimento Prevenzione della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Domenico Pompei all’indomani dell’ordinanza di immediata sospensione di attività emessa dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini in riferimento al Centro di Salute Mentale e Centro diurno psichiatrico di viale Mazzini. Il servizio è stato trasferito momentaneamente in una sede ambulatoriale in ospedale ma per il Dipartimento Prevenzione tutto sarebbe tornato in regola nel giro di due mesi dopo i controlli eseguiti dai Nas di Pescara che hanno riscontrato una serie di irregolarità. Il Dipartimento aveva avvertito il Direttore Generale dell’azienda sanitaria Rinaldo Todera che nei giorni scorsi si è opposto al provvedimento adottato dal primo cittadino, annunciando il ricorso. Non a caso il Manager aveva chiesto al sindaco di attendere la decorrenza dei 60 giorni indicati dal Dipartimento. Ma l’inquilina di Palazzo San Francesco ha spiegato di aver sollecitato più volte Tordera e di aver agito nell’interesse dei cittadini. Sta di fatto che nella letta che il Dipartimento Prevenzione spedisce ad Asl, Comune e Comando Carabinieri Nas si spiega che “questo Dipartimento ha effettuato un sopralluogo teso ad assumere le determinazioni di competenza in riferimento a quanto riportato nel verbale, nonché finalizzato ad esprimere il parere richiesto dal Comune”. In data 2 novembre il parere è stato reso noto e dal Dipartimento “venivano impartite prescrizioni da adempiere nel tempo di 60 giorni e veniva inoltre affermato che le carenze riscontrate non pregiudicano l’esercizio delle attività”. L’argomento continua a tenere banco grazie anche all’intervento dei vertici regionali di Cittadinanzattiva che fanno notare come “alla luce dei fatti forse si rende necessario valutare l’opportunità di una revoca anche al fine di garantire la continuità del servizio”.

Andrea D’Aurelio

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