
Il sostituto procuratore della repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, ha notificato l’avviso di garanzia, al termine delle indagini preliminari, al 22enne di Pratola Peligna finito sotto inchiesta per i maltrattamenti in famiglia. A distanza di qualche giorno dall’interrogatorio di garanzia, tenuto davanti al gip del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, la procura ha confermato le accuse a carico del giovane che deve rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personale aggravate e violenza privata. Rimane alto il rischio del processo, anche se il giudice, per motivi logistici, ha infatti accorciato le distanze dalle persone offese, da cinquecento e cento metri, come richiesto dall’avvocato difensore, Uberto Di Pillo. Resta il divieto di avvicinamento con il braccialetto elettronico, misura decisa dal Tribunale, su richiesta della procura e dei carabinieri che avevano effettuato le indagini. Secondo il capo d’imputazione, il giovane avrebbe posto in essere condotte prevaricatrici, violenze fisiche, pretese di denaro e minacce, che andavano avanti sin dal 2022. In un’occasione aveva dato una ginocchiata al padre e in un’altra, sempre secondo l’accusa, avrebbe sferrato una testata in pieno volto alla nonna, strappandole il telefono dalle mani per impedirle di chiedere aiuto. “Mia nonna ha 88 anni. Se davvero avesse subito una cosa simile, non sarebbe più in vita”- si era difeso il 22enne, nel corso dell’interrogatorio, negando la circostanza.