SULMONA – Il Comune chiama e il Prefetto risponde. E’ convocato per domani pomeriggio il tavolo tecnico in Prefettura per la prevenzione dagli incendi boschivi alla luce degli ultimi episodi e della psicosi che si è riaccesa a quasi un anno esatto dall’incendio del Morrone. Si riunirà quindi il comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza, al quale parteciperanno il sindaco di Sulmona Annamaria Casini insieme al vice sindaco e assessore all’Ambiente, Nicola Angelucci, al comandante della Polizia Municipale, ai dirigenti e funzionari comunali e alle Forze dell’ordine, con focus specifico sull’emergenza incendi, in seguito all’episodio accaduto in località Fonte d’Amore sul Morrone il 5 agosto scorso. Il primo cittadino fa sapere intanto che ieri si è svolta una “riunione ieri con dirigenti, funzionari, responsabili della Protezione Civile comunale e Polizia Municipale per fare (ndr) il punto della situazione, all’indomani del rogo, domato grazie all’intervento rapido dei Vigili del Fuoco, alle Forze dell’ordine e al personale della Protezione Civile comunale che hanno evitato il propagarsi delle fiamme. Non abbassiamo la guardia e continuiamo a lavorare per scongiurare il ripetersi dei gravissimi fatti accaduti lo scorso anno, predisponendo una serie di atti ed interventi mirati, che verranno sviluppati nei prossimi giorni, subito dopo il confronto con il Prefetto nel tavolo tecnico”- assicura il sindaco. Nemmeno il comune di Pratola dimentica l’incendio di un anno fa con il sindaco Antonella Di Nino, in prima linea sul fronte del fuoco, che sta preparando la giornata del 19 agosto sul Colle delle Vacche. “Ad un anno dall’inizio degli incendi, il Comune di Pratola fa il punto della situazione e prepara una tavola rotonda con la Regione, il Parco, i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri Forestale, il CAI”- fa sapere la Di Nino rimarcando che
“nessuno deve dimenticare ed il da fare è tanto e tale che la sinergia tra gli enti deve necessariamente attivarsi”.
La giornata del 19 si chiuderà con un concerto al tramonto in questo posto che pur ferito rimane incantato.
Andrea D’Aurelio
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