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SULMONA – La Regione Abruzzo lo salva nel piano di riordino della rete ospedaliera e la Asl bandisce il concorso da primario. E’ stato pubblicato in queste ore, dopo otto anni, l’avviso pubblico per l’attribuzione dell’incarico quinquennale di direzione dell’unità operativa complessa di ostetrica e ginecologia. Dopo i quattro bandi diramati nei giorni scorsi, l’azienda sanitaria chiude il cerchio degli avvisi per i “piani alti” dei reparti del nosocomio peligno. Un passaggio che segue la classificazione di primo livello, ottenuta nei giorni scorsi dalla Regione Abruzzo dopo il placet del Ministero. Per il punto nascita peligno sarà chiesto un percorso sperimentale al comitato percorso nascita. La Regione, nella relazione al Ministero, aveva fatto notare che «l’eventuale chiusura del punto nascita comporterebbe il trasferimento della presa in carico delle gestanti e dei parti in punti nascite alternativi con la conseguenza di 175.210 km in più percorsi annualmente che causerebbero un aumento del numero di infortuni (inclusi quelli mortali) pari a 1,6/anno». Tuttavia negli ultimi otto anni le politiche di potenziamento non sono state così incisive. Nel punto nascita operano quattro medici con uno strumentario da rinnovare. Recentemente è entrato in dotazione un ecografo. Lo scorso anno il numero dei parti è sceso a quota 140. La speranza è che la scelta politica di salvaguardia possa invertire la rotta, come sta avvenendo in questi giorni visto che il trend è leggermente superiore al numero delle nascite registrate nello scorso anno da gennaio a maggio.

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