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L’AQUILA – “Sarebbe un miracolo se ne uscissimo alle porte dell’estate”. A parlare ad Onda Tg è Alessandro Grimaldi, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, intervenuto nell’edizione serale per fare il punto sull’emergenza Covid-19 Coronavirus. In un’intervista rilasciata alla nostra emittente il professore ha reiterato l’appello a restare a casa e ha fatto capire che l’emergenza è destinata ancora a durare, soprattutto in forza del controesodo dalle regioni del Nord che risale tra fine febbraio e inizio marzo. “Non credo che abbiamo raggiunto il picco ed è difficile capire quando lo raggiungeremo. Io mi auguro presto perché significherebbe che dopo il picco c’è una discesa. Allo stato attuale non è facile prevedere perché ci potrebbero essere stati comportamenti poco responsabili o irresponsabili nei giorni immediatamente prima del blocco totale di tutte le attività che potrebbero aver permesso al virus di circolare anche in zone del paese dove non avrebbe dovuto circolare”- interviene Grimaldi- “noi ci auguriamo che finisca ma questa è una storia purtroppo ancora destinata a durare a lungo. Sarebbe un miracolo se ne uscissimo alle porte dell’estate ma è tutto da vedere”. Il primario non ha usato mezzi termini per stigmatizzare l’atteggiamento di coloro che continuano a uscire di casa per motivi futili. “Fanno un danno a tutta la comunità e sé stessi. Finchè non si interrompe la catena del contagio si crea una situazione che si perpetua nel tempo ed è un danno per la vita sociale delle persone e l’economia”- conclude il primario- “ci sono intere famiglie contagiate di gente che studia al nord. Se queste persone fossero state per quindici giorni al nord avremmo evitato la circolazione massiva del virus”. L’intervista integrale è disponibile sulla nostra piattaforma di youtube.

Andrea D’Aurelio

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