
SULMONA. Spuntano le minacce prima dell’incendio. Potrebbe essere di origine dolosa il rogo divampato lo scorsa sabato in via Della Cona dove una Matiz, normalmente utilizzata da un 27enne, è stata danneggiata dalle fiamme. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Sulmona, comandati dal maggiore, Toni Di Giosia, che non escludono al momento che possa trattarsi di un atto incendiario, nonostante l’orario anomalo, forse fatto su commissione. Dalle prime testimonianze raccolte dai militari, è emerso che il 27enne una decina di giorni fa aveva ricevuto alcune minacce da parte di un altro giovane sulmonese, noto alle forze dell’ordine. Le indagini dovranno accertare se può esserci meno un collegamento. I carabinieri attendono la relazione dei vigili del fuoco, chiamati ad esprimersi sulle modalità e sulla natura dell’incendio. Sono stati sentiti anche i residenti della zona che, da quanto sembra, non hanno avvertito rumori o strane presenze nel quartiere. “Eravamo svegli e quando mi sono affacciato ho visto le fiamme. Non ho sentito boati o rumori strani”- racconta una donna che abita a pochi metri dal punto dove era parcheggiata la vettura. Non è esclusa, al momento, nemmeno l’ipotesi di un corto circuito. Doloso potrebbe essere anche l’incendio scoppiato nella notte tra venerdì e sabato, in via Cavour, sempre in centro dove ha preso fuoco un’Audi utilizzata da un 50enne che ha spento le fiamme prima dell’intervento dei vigili del fuoco. Dal 2012 ad oggi sono circa 70 gli incendi di auto finiti nel mirino delle forze dell’ordine, molti dei quali rimasti impuniti. Nel 2025 sono due gli episodi finiti sotto la lente delle forze dell’ordine. Si tratta proprio dei due incendi avvenuti nelle ultime 24 ore. Nel 2024 l’ultimo caso in ordine di tempo risale al 6 dicembre quando il furgone di una ditta informatica era stato dato alle fiamme in via Sardi. Il 24 novembre era stata incendiata un’auto nella frazione Marane di Sulmona. La vettura, di proprietà della compagna di un 64enne, noto alle forze dell’ordine, era stata completamente distrutta dalle fiamme. Andando a ritroso si arriva al 28 ottobre quando due vetture erano state incendiate a Pratola Peligna. L’ipotesi è quella di una ritorsione o un regolamento di conti. Si arriva così al 22 maggio quando, a Pettorano sul Gizio, era stata data alle fiamme la vettura di una 50enne, che in passato ha avuto alcuni problemi con la giustizia. All’inizio del 2024, il 9 gennaio, un altro incendio doloso si era registrato a Bagnaturo, frazione di Pratola Peligna dove si era sfiorata la tragedia. Nella lista altre decine di roghi che si sono verificati, negli anni passati, tra via Avezzano e via XXV Aprile. Qui la squadra anticrimine del commissariato aveva assicurato alla giustizia qualche sospettato.