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SULMONA – Riempita la casella bianca nella Giunta Comunale di Palazzo San Francesco. Rosanna Tuteri è il nuovo assessore alla cultura del comune di Sulmona. Prende il posto di Emanuela Ceccaroni che aveva rimesso il mandato lo scorso giugno per problemi di carattere strettamente personale. La Tuteri, con decreto firmato dal sindaco Gianfranco Di Piero, assume le seguenti deleghe: cultura, turismo, istruzione, pari opportunità, legalità e cittadinanza attiva. Si è quindi arrivati a una mini redistribuzione delle deleghe in Giunta che non mutano più di tanto l’assetto dell’esecutivo. Funzionaria in pensione della Soprintendenza, la Tuteri è una figura di “alta caratura tecnica”, per dirla con le parole del primo cittadino Di Piero che ha ricomposto l’esecutivo e ha ceduto la delega che ha ricoperto ad interim, avviando l’iter per la presentazione della candidatura a capitale italiana della cultura. E’ una delle tante sfide in agenda per il nuovo assessore. Classe 1955, in servizio al ministero per i Beni e le attività culturali dal 1983 e attualmente in pensione, quello della Tuteri è sicuramente un nome di rilievo nel settore della cultura, ma lontano dai giochi politici. L’ingresso di Tuteri nell’esecutivo smorza definitivamente anche le ipotesi di rimpasto in giunta vociferate negli ultimi giorni dopo il passaggio della consigliera Teresa Nannarone, dal Pd al gruppo “Liberi e forti”, del consigliere Maurizio Proietti (dimessosi anche dal consiglio provinciale) e della consigliera Caterina Di Rienzo (sua moglie) nella squadra del sindaco dove c’è anche il consigliere Francesco Perrotta. A nove mesi dalle elezioni comunali, che hanno portato Di Piero ad indossare la fascia tricolore, c’è il primo cambio di guardia che però non sembra provocare quello scossone immaginato all’interno dell’assise civica. La tempesta annunciata è stata “arginata” con il rafforzamento della maggioranza e in particolare del gruppo “Liberi e forti” dove sono confluiti Proietti e Di Rienzo precedentemente collocati nel gruppo misto e, quindi, lontani da Di Piero e i suoi.

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