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Dopo sette mesi di fermo causa covid, primo giorno in presenza per gli studenti di Univaq, l’Università dell’Aquila, che, finalmente, dopo il lungo stop oggi sono tornati sui banchi per godere della didattica vera per quanto possibile e soprattutto per il primo anno.

Percorsi tracciati e cartelli che ricordano le regole: distanziamento, mascherine e gel per igienizzarsi e controllo della temperatura all’ingresso ovviamente.

Il rientro in aula è stato accompagnato dal rettore Edoardo Alesse ed il direttore generale Pietro Di Benedetto. “Abbiamo voluto fortemente questa riapertura” ha detto il rettore “perché pensiamo che l’università non sia solo il luogo della formazione e del sapere ma anche il luogo in cui gli individui crescono e formano le loro coscienze grazie ai rapporti reciproci e alle relazioni interpersonali. Non è stato facile né ovvio essere qui. Siamo consapevoli che avremo molti problemi, sarà un anno accademico difficile. Ma saremo sempre al fianco degli studenti, confidando nella loro collaborazione. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.

 

Tutti muniti della nuova App Univaq sul cellulare per prenotarsi alle lezioni e permettere un tracciamento completo di tutti i presenti così da poter assicurare il rispetto delle regole e allo stesso tempo un rientro in sicurezza. Un’applicazione che ha dat qualche problema poiché, a causa di alcuni problemi ai server dell’università, per qualche ora l’applicazione non ha funzionato come doveva, specie nella parte relativa alla compilazione dell’autocertificazione. Il momentaneo black-out ha causato qualche disagio agli studenti, che hanno dovuto riempire il modulo direttamente nei dipartimenti; ma le lezioni sono iniziate regolarmente. Il problema è rientrato già prima delle 11.

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