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SULMONA – Tutto da rifare per M.L.D, 40 enne di Sulmona, che era stato condannato lo scorso anno dal tribunale, ad un anno e due mesi di reclusione, per la violazione della sorveglianza speciale. Ad annullare la sentenza emessa dal giudice del tribunale peligno è stata la corte d’appello dell’Aquila secondo la quale l’imputato non era venuto a conoscenza del procedimento penale. Il processo era stato avviato nel 2021, anno in cui il 40 enne era ancora uccell di bosco per l’altra e più nota inchiesta denominata “droga nel garage”. Una volta rintracciato dalle fiamme gialle di Sulmona e rinchiuso in carcere, non era stato avvisato del processo in essere che si è chiuso con la condanna in primo grado. Per i giudici aquilani, che hanno accolto l’istanza dell’avvocato difensore, Naike Cascini, la sentenza è nulla. Il processo dovrà quindi ricominciare da capo. La vicenda risale al 2018 quando il 40 enne, sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, era stato controllato e fermato dalla polizia in un locale della città, in compagnia con altri pregiudicati. Circostanza che lo aveva fatto finire sotto processo per aver violato la sorveglianza. Poi la latitanza e la condanna, annullata perchè processato a sua insaputa.

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