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SULMONA – “Con la conferma dell’assoluzione del reato di estorsione da parte della Cassazione, si è conclusa definitivamente la vicenda penale a carico di Zaccardi Maurizio e della sig.ra Testa Rossella, a nulla rilevando il rinvio al Giudice Civile, nel quale, in ogni caso, gli stessi avranno modo di esplicare le proprie difese e di interloquire, in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza”. E’ quanto affermano i diretti interessati all’indomani della decisione della Suprema Corte di Cassazione che, dopo il Tribunale e la Corte d’Appello, ha confermato l’assoluzione per il reato di estorsione ascritto a carico di Zaccardi e Testa, annullando esclusivamente la sentenza ai fini civili. (a.d’.a.)

Di seguito riportiamo la nota diffusa dal Manhattan, sicuramente non rivolta a questa testata:

“Invero, dal Dispositivo, al quale e solo al quale il giornalista si sarebbe dovuto riferire, anche in virtù̀ del principio di ‘essenzialità della notizia’ sancito dalla stessa Cassazione – scrivono i due -, emerge, contrariamente a quanto ‘scritto’ negli articoli in questione, ben altro, a dispregio della reale portata dei fatti, mettendo alla berlina i diretti interessati, senza che gli stessi abbiano avuto modo di interloquire e fornire i chiarimenti del caso. E valga il vero, con la conferma dell’assoluzione del reato di estorsione da parte della Cassazione, si è conclusa definitivamente la vicenda penale a carico di Zaccardi Maurizio e della sig.ra Testa Rossella, a nulla rilevando il rinvio al Giudice Civile, nel quale, in ogni caso, gli stessi avranno modo di esplicare le proprie difese e di interloquire, in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza. Ci attendiamo ora dai giornalisti che hanno pubblicato questi comunicati stampa, in base a notizie ricevute, senza un adeguata verifica della corrispondenza alla verità una giusta rettifica, dando la stessa visibilità, pubblicando integralmente queste note senza alcuna aggiunta”.

 

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