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SULMONA – Dopo due rinvii di fila domani potrebbe essere la volta buona. Arriva alle battute finali il processo sull’orso ucciso nel settembre 2014 a Pettorano sul Gizio. La discussione finale e la sentenza erano previste per lo scorso 25 gennaio ma prima è stato necessario il rinvio per indisponibilità del giudice monocratico Marco Billi e poi, lo scorso 13 marzo, la discussione slittò ancora per l’astensione dalle udienze penali deliberata dall’Unione delle Camere Penali Italiane a cui aderì anche l’avvocatura del foro sulmonese. Nella prima udienza celebrata il 14 novembre 2017 sono stati sentiti i test citati dalla Procura della Repubblica mentre in quella del 12 dicembre si sono presentati davanti al giudice tre testimoni citati dalle parti civili. Per la discussione finale di domani 10 aprile la difesa sta valutando se far comparire o meno davanti al giudice l’imputato, un operaio di 64 anni, accusato di uccisione di animale di specie protetta con arma da fuoco. L’ultimo responsabile di un atto di bracconaggio nei confronti di un orso d’Abruzzo individuato e processato risale a più di 30 anni fa. Nel frattempo sono stati circa 80, dal 1971, i plantigradi uccisi con armi da fuoco o con il veleno.

Andrea D’Aurelio

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