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SULMONA – “Sì alla richiesta del Tdm, finalizzata all’avvio di un’accurata analisi sulle patologie oncologiche nel territorio della Valle Peligna” Lo afferma il manager della Asl, Rinaldo Tordera, in merito alla proposta del Tdm (tribunale diritto del malato) di effettuare insieme uno studio nel territorio sulle specifiche malattie. “A breve”- fa sapere il Direttore Generale Asl“, per avviare questa collaborazione, organizzerò un incontro col prof. Enrico Ricevuto, responsabile della Rete oncologica territoriale Asl, e gli esponenti del Tdm, in modo da mettere a fuoco modalità e obiettivi dell’iniziativa”. Tutto era partito dall’iniziativa lanciata a Onda Tg dal Tribunale per i diritti del malato che aveva rilevato un incremento del numero dei malati oncologici sul territorio. Al fine di indagare sulle possibili cause del fenomeno e su una possibile correlazione con fattori ambientali, il Tdm ha chiesto la collaborazione della Asl per avviare un progetto volto alla prevenzione del cancro che passa per l’acquisizione dei dati relativi ai malati per avviare un registro tumori. A tal proposito il Tdm mette a disposizione anche le proprie risorse umane per una proficua collaborazione. Da tempo, ambientalisti e comitati dei medici sollecitano l’istituzione di un registro tumori, preoccupati proprio dai dati diffusi dalla Asl negli ultimi anni. Dei 650 nuovi casi all’anno di tumore alla mammella, registrati in Abruzzo, quasi la metà colpisce donne della Valle Peligna. I comuni più colpiti sono Sulmona, Pratola e Prezza. La spiegazione scientifica dell’elevata incidenza di tumori alla mammella in Valle Peligna arriva dall’Isde, Gruppo internazionale di medici per l’ambiente, a cui si aggiunge il Comitato medici Valle Peligna, che da tempo avverte sui rischi per la salute delle persone connessi alle caratteristiche morfologiche e climatiche della vallata, che favorirebbero la diffusione di malattie oncologiche e cardiovascolari, con particolare incidenza su donne, bambini e anziani. Per questo nel 2014 la Asl ha aperto un ambulatorio di Senologia a Raiano. La struttura per la prevenzione del cancro al seno, ospitata nell’ex monastero degli Zoccolanti di Raiano, è stata aperta a marzo di tre anni fa e finora sono state centinaia le visite effettuate. Dai controlli della Asl è emerso che nel 5% dei casi esaminati è stato necessario effettuare approfondimenti all’Aquila, al Centro senologia del San Salvatore. Dunque, per 35 donne sulle 700 controllate finora, sono scattate ulteriori indagini.

Andrea D’Aurelio

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