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SULMONA – E’ stato aperto un fascicolo sul caso dell’anziana paziente del pronto soccorso che si è allontanata dalla struttura nel cuore della notte ed è stata rinvenuta da un automobilista nei pressi del cimitero. Una vicenda emblematica sulla quale la Polizia sta indagando per accertare lo stato in cui viveva la donna, per la quale erano scattate le ricerche nei giorni addietro, e per verificare eventuali responsabilità del personale sanitario in ordine alla vigilanza dal momento che la signora, affetta da demenza senile, era in carico al presidio ospedaliero poichè sotto osservazione. Un atto dovuto quello delle forze dell’ordine che fa seguito ai rilievi svolti quella notte proprio dalla Polizia che, dopo la segnalazione di un passante, è intervenuta per ricondurre la paziente nel pronto soccorso. La donna è stata dimessa da qualche giorno. Vive da sola e non ha parenti diretti in città. Alcuni congiunti risultano domiciliati a Genova. Intanto in ospedale vanno avanti le proteste per l’annosa carenza di personale che costringe medici, infermieri ed operatori socio sanitari a lavorare con ritmi estenuanti ormai da settimane. Proprio in pronto soccorso i turni sono diventanti massacranti per i quattro medici rimasti in servizio su una pianta organica che ne prevede almeno il doppio. Ne consegue che l’unico medico in turnazione non conosce più riposi, smonti e diritti. Senza alcun filtro sul territorio per la burocrazia che attanaglia anche i medici di base, l’utenza si riversa negli ospedali con evidenti difficoltà nella gestione dei percorsi Covid e no Covid proprio per le risorse umane carenti. Su questo aspetto dovrebbero intervenire, forse, tanto la Asl quanto gli organi inquirenti. (a.d’.a.)

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