SULMONA – La Regione lascia aperto il punto nascita dell’ospedale di Sulmona almeno fino a febbraio ma CasaPound vuole certezze e scende in piazza. Scatta la protesta nella centralissima piazza XX Settembre per non abbassare la guardia sul reparto di maternità peligno all’indomani della chiusura chiesta dal comitato percorso nascite del Ministero. “Alcuni burocrati romani –spiega il referente Giovanni Bartolomucci – ciechi ad ogni considerazione che non sia strettamente economica, hanno decretato la chiusura del punto nascita della nostra città, incuranti del fatto che questo significa letteralmente decretare la fine della città e della valle peligna. Le particolari condizioni del nostro territorio, circondato da montagne, rendono i collegamenti con gli ospedali delle zone limitrofe lenti e difficili in particolare nei mesi invernali, dove neve e gelo sono sempre presenti. Poiché è del tutto irrealistico che una partoriente e della valle peligna si arrischi ad affrontare un viaggio così lungo e complicato una volta rotte le acque, questo significa semplicemente che chiunque desideri avere dei figli finirà per trasferirsi altrove, con il conseguente disastroso calo demografico”. L’appuntamento è per domani 24 novembre, in piazza XX settembre alle ore 18, per ribadire ad alta voce che “una burocrazia cieca ed ottusa non può decretare la morte di un territorio e della sua storia millenaria”.
Andrea D’Aurelio
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