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SULMONA – Cosma Cosenza, Salvatore Esposito, Gabriele Iagnemma, Alessandra Ricciardulli e Anna Maria Stammitti. Sono questi i cinque candidati in corsa per un posto da primario nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Sulmona, messo in salvo recentemente dalla Regione con l’approvazione del piano sanitario. Con apposita deliberazione, firmata dal Direttore Generale dell’azienda sanitaria, Ferdinando Romano, le cinque candidature sono state ammesse alla successiva fase selettiva che prevede la nomina della commissione giudicatrice e l’assegnazione dell’incarico quinquennale di direttore del punto nascita peligno. Il 2023 è stata un’annata nera per il reparto di maternità che non tocca la soglia dei 150 parti, a fronte dei 500 richiesti dal decreto Lorenzin. A novembre si contavano 113 nascite. Tuttavia il requisito aritmetico è ormai superato con la scelta politica della Regione che ha blindato il reparto, ritenendo che  «l’eventuale chiusura avrebbe comportato il trasferimento della presa in carico delle gestanti e dei parti in punti nascite alternativi con la conseguenza di 175.210 km in più percorsi annualmente che causerebbero un aumento del numero di infortuni (inclusi quelli mortali) pari a 1,6/anno». Tuttavia resta il problema dell’organico dal momento che la Asl ha richiamato recentemente tre medici in pensione e della strumentazione. La speranza comunque è che i numeri tornino a crescere e che gli stessi residenti del territorio tornino a credere nella struttura ospedaliera peligna.

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