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SULMONA – L’inno di Mameli cantato a cappella, cori e proteste, un grande striscione con la scritta “il punto nascita non si tocca” e la pioggia che non ha impedito lo svolgimento dell’evento. Sono stati questi i momenti salienti della protesta messa in scena da Casa Pound nella centralissima piazza XX Settembre di Sulmona a difesa del reparto di maternità peligno. La Regione lo lascerà aperto almeno fino a febbraio senza rispettare le indicazioni del comitato percorso nascite del Ministero. In prima linea a guidare la manifestazione è stato il coordinatore cittadino di Casa Pound, Giovanni Bartolomucci, sostenuto dai vertici regionali e nazionali del movimento. Per lui oggi protestare vale doppio perché sta per diventare papà e sta accompagnando la sua ragazza nella gravidanza targata Sulmona. Un esempio di come si sostiene il reparto, non con le parole ma con i fatti. “Questo chiasso che stiamo facendo a Sulmona, in piazza XX, non può e non deve passare inosservato”- è intervenuto Bartolomucci. Alla spicciolata, poco distanti dal centro della piazza, sono arrivati altri esponenti della politica cittadina, fra cui i consiglieri Mauro Tirabassi e Elisabetta Bianchi.

Andrea D’Aurelio

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