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SULMONA – La Regione vuole salvare il punto nascita dell’ospedale di Sulmona ma al momento non ha ancora reiterato la deroga. Torna la preoccupazione per le sorti del reparto di maternità peligno e comincia la corsa contro il tempo. Al San Raffaele, nel corso della presentazione dell’esoscheletro, il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha stigmatizzato le accuse arrivate dall’ex assessore regionale, Silvio Paolucci, ma di fatto prospettive concrete non le ha ancora rese note. “Ci presenteremo al ministero della Salute portando le ragioni del territorio, argomentando le motivazioni per tenere aperto il punto nascita, mettendo in campo una organizzazione del presidio che possa garantire egualmente la sicurezza, nonostante il basso numero di parti che vengono fatti” ha dichiarato il presidente Marsilio, ricordando però che “la responsabilità della scelta compete prima di tutto al ministero della Salute e voglio sperare che dentro al ministero ci sia la stessa sensibilità che abbiamo noi in Abruzzo”. Voglio chiarire a proposito di polemiche strumentali sul punto nascita che già prima di noi qualcuno chiedeva al ministero di non chiudere il punto nascita e puntualmente il ministero rispondeva di chiudere il punto nascita – ha concluso Marsilio – ma nel frattempo la Regione non diceva al ministero per quali ragioni o con quali strumenti intendesse chiedere la deroga e quindi di non chiudere il punto nascita. Ed è quello che invece noi stiamo facendo”. Sulla riorganizzazione della rete ospedaliera Marsilio accenna che la Regione terrà conto delle specificità. “E’ finito il tempo delle promesse”- chiosa il governatore senza indicare il tipo di classificazione per l’ospedale di Sulmona. Restano aperte tutte le domande.

Andrea D’Aurelio

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