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SULMONA. Dopo l’intervento dei coordinatori provinciali, è arrivato anche l’assessore regionale, Roberto Santangelo, per calmare le acque all’interno del coordinamento sulmonese di Forza Italia che aveva lanciato bordate contro i “cugini” meloniani per il metodo seguito nella scelta del candidato sindaco, Luca Tirabassi. Lorenzo Fusco, coordinatore dei berlusconiani sulmonesi, aveva parlato di “metodo scellerato” dopo che il senatore di Fratelli d’Italia, Guido Quintino Liris, aveva calato sul tavolo delle trattative il nome di Tirabassi, voluto dal presidente della Regione, Marco Marsilio con l’appoggio di Noi Moderati, movimento rappresentato dalla vice presidente del consiglio regionale, Marianna Scoccia. Fusco non aveva mosso contestazioni contro la figura del presidente del consiglio dell’ordine ma sulle modalità della sua designazione e sul fatto che erano state “snobbate” le proposte delle singole forze politiche. Dopo un primo summit con il coordinatore provinciale, Gabriele De Angelis e il suo vice, Giorgio De Matteis, il partito aveva deciso di andare avanti e di presentare la propria lista con la coalizione ma le tensioni non si era placate. L’intervento dell’assessore regionale di riferimento ha chiuso il cerchio e nei prossimi giorni gli azzurri si riuniranno di nuovo per decidere i candidati consiglieri e il programma da condividere con la coalizione. A gettare acqua sul fuoco sono stati il senatore Guido Liris e il capogruppo regionale di FdI, Massimo Verrecchia. “Fusco è una persona autorevole della città – ha detto subito – penso che con il suo contributo possa dare molto a Forza Italia e alla coalizione, per riportare al centrodestra la guida della città”. “Ben vengano alcune considerazioni – ha aggiunto Verrecchia – senza andarsi a nascondere dietro a un dito Fusco ha voluto esprimere la sua opinione rispettabilissima, sempre meglio che le cose si dicano, se c’è stata una diversa interpretazione, per la quale è poi emersa una eventuale contraddizione è bene che si chiarisca adesso. Ma nulla di compromettente, rispetto al quadro ben definito che si è andato a delineare”. Parte invece a distanza la reazione del senatore Guido Liris. “La piazza di Sulmona è importante ed è giusto che la politica se ne occupi” ha premesso il senatore FdI- “realtà come Sulmona devono essere accompagnate non solo dai livelli istituzionali locali ma anche da livelli istituzionali superiori, che diano la forza e la dimostrazione di un’attenzione verso Sulmona”. Intanto la coalizione del centrodestra e dei civici potrebbe arricchirsi. Il gruppo di riferimento all’ex sindaco, Bruno Di Masci, correrà infatti con Tirabassi ed è pronto a ripresentare la lista delle scorse elezioni comunali con qualche modifica. Ci saranno sicuramente i “fedelissimi” come gli ex amministratori, Luciano Marinucci e Mariana Bianco. Manovre elettorali in atto anche nella coalizione del centrosinistra che martedì potrebbe indicare il proprio candidato sindaco per le elezioni comunali di primavera. In pole ci sono l’ex assessore comunale, Carlo Alicandri Ciufelli e l’attivista Riccardo Verrocchi anche se nelle ultime ore sono circolati i nomi di Lucio Cafarelli e dell’ex consigliere comunale, Mimmo Di Benedetto. Non resta a guardare il terzo polo, ovvero il gruppo di professionisti senza casacche di partito che propongono un progetto alternativo al civismo gerosolimiano. Il progetto è ancora da strutturare e nel gruppo guidato da Nicola Di Ianni potrebbero confluire anche alcuni ex amministratori comunali.

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