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PRATOLA PELIGNA – “È un momento di grande gioia. Entrando qui si resta estasiati. Vi auguro che l’apertura della chiesa rappresenti un momento di grazia e di spirito di coesione”. É il messaggio che il Vescovo di Sulmona Valva Michele Fusco, ha lasciato alla comunità pratolana, aprendo la cerimonia solenne per la riapertura del Santuario della Madonna della Libera. É stato proprio il pastore diocesano a tagliare il nastro e ad aprire le porte del maestoso Santuario. Per Pratola é il giorno della festa. L’emozione è palpabile. Si brucia un’attesa lunga due anni e mezzo Tutto era cominciato il 30 ottobre 2016 quando il Santuario é stato chiuso per la seconda volta all’indomani del sisma di Norcia. Poi l’apertura del cantiere che é avvenuta il 20 febbraio 2017. L’8 marzo 2018 è stata la volta dell’incontro cruciale al Ministero che ha aperto uno spiraglio. Oggi è il grande giorno. “La riapertura del nostro Santuario ci riempie di una gioia grande, per un risultato che premia l’impegno di tutti, dei cittadini pratolani in primis, ha permesso dopo tanti mesi di sofferenza composta e silenziosa. La ricerca dei finanziamenti, la corsa dentro carte non sempre agevoli e i momenti di difficoltà da superare rapidamente, restano punti fermi nella nostra memoria, ma oggi è il momento della felicità, di una felicità che abbraccia idealmente tutti”- ha esordito il sindaco Antonella Di Nino. “Dall’autunno di tre anni fa ad oggi siamo stati nomadi” ha ricordato il parroco padre Renato Frappi, che ha ringraziato la famiglia D’Andrea-Margiotta per la cessione gratuita della sala del cinema D’Andrea e poi la Bcc e la presidente Maria Assunta Rossi per aver sostenuto le spese della tecnostruttura che nei pressi dell’oratorio, per passare poi la parola alle restauratrici che hanno curato la parte decorativa della volta, la cui illuminazione è stata fornita dalla ditta di Gianni Cirillo. Ad illustrare le modalità dei lavori sono stati il progettista Paolo Petrella e rappresentanti della Soprintendenza. In due navate del Santuario gli interventi proseguiranno subito dopo la festa. Ma la pelle d’oca è arrivata quando la statua della Madonna della Libera è stata portata in Chiesa. E’ tornata nel suo Santuario tra applauso della folla e tanta commozione. Si fa fatica a trattenere le lacrime. Due pratolani cantano l’Ave Maria. Pratola riabbraccia il suo Santuario. E’ il giorno della festa.

Andrea D’Aurelio

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