SULMONA – Una “super perizia” per accertare la capacità di volere dell’imputata. E’ quanto ha deciso il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Daniele Sodani, che ha disposto una nuova consulenza per E.D.G., la 41 enne di Sulmona, accusata di furto aggravato, di aver rubato cioè in quattordici attività tra il 2017 e il 2018. Una serie di episodi che sono stati riuniti in un unico procedimento che ieri, con la celebrazione del rito abbreviato, doveva chiudersi, tant’è che il Procuratore Capo della Repubblica Giuseppe Bellelli aveva chiesto la condanna, tenendo conto di tutte le attenuanti del caso, mentre l’avvocato difensore Vittorio Masci ha spinto sul rinnovo della perizia o, in subordine, sull’assoluzione. Secondo la tesi difensiva le consulenze psichiatriche, che attengono ai vari episodi oggetto del procedimento, sarebbero entrare in contraddizione riguardo la capacità di volere della donna. Le prime quattro perizie che hanno certificato l’incapacità non sono sovrapponibili con l’ultima consulenza che attesa invece una parziale capacità di volere. Un’interpretazione, quella effettuata dal perito Antonio De Luca, che ha spinto l’avvocato Masci a chiedere un ulteriore consulenza per chiarire, una volta per tutte, il quadro psicologico della donna. Il giudice Sodani ha quindi rinviato l’udienza al prossimo 17 settembre, riservandosi di nominare il perito, un “luminare” al quale affidare il delicato caso nonché il compito di sciogliere la matassa. I quattordici furti sono stati perpetrati qualche anno fa ai danni di numerose attività commerciali, tra cui una gioielleria che si è costituita parte civile con l’avvocato, Cinzia Simonetti. Un procedimento che non ha nulla a che vedere con l’ultimo arresto eseguito dalla Polizia nel mese di giugno, per il quale pende il processo per direttissima che sarà celebrato il prossimo 21 luglio.
Andrea D’Aurelio
Riproduzione riservata