
Oltre duecento sganci d’acqua effettuati nelle ultime 48 ore per allentare la pressione del fuoco. Non cessa l’allerta nella contrada De Contra di Raiano dove, nella mattinata di sabato, è divampato un vasto incendio che ha interessato 230 ettari di bosco, stando alle prime sti me. Nella giornata di ieri il rogo è stato circoscritto grazie al lavoro dei mezzi messi a disposizione dalla protezione civile regionale. Tuttavia le alte temperature non hanno agevolato le operazioni di spegnimento poiché, spiegano gli addetti ai lavori, nelle aree colpite è presente non solo vegetazione secca ma anche materiale combustibile che complica la situazione. L’incessante lavoro di uomini e mezzi ha messo in salvo l’Eremo di San Venanzio anche se il fuoco, nel versante che si spinge verso Molina Aterno, ha interessato nella parte alta le Gole di San Venanzio, guadagnando terreno. “La situazione è migliorata rispetto al primo giorno in termine di vastità. Le fiamme sono state contenute ma l’allarme non è ancora rientrato. Speriamo di avere buone notizie nelle prossime ore”- afferma il sindaco di Raiano, Marco Moca che ha seguito l’evoluzione, mettendosi in contatto con il Dos (Direttore Operazioni di Spegnimento). Finora il vento è stato il nemico numero uno per vigili del fuoco e volontari anche se nelle ultime ore è costantemente diminuito. Complicato anche il lavoro delle squadre da terra che stanno cercando di bonificare parte del terreno bruciato per evitare ritorni di fiamme. Nelle due giornate di lavoro sono state impiegate sei squadre dei vigili del fuoco che si sono alternate nei turni di servizio, sedici squadre di protezione civile, due elicotteri e un canadair che hanno effettuato imponenti sganci d’acqua (circa duecento come gli ettari di bosco distrutti. Il rogo era divampato accidentalmente. Ad innescarlo è stato un agricoltore di circa 60 anni che, confermano gli inquirenti, stava bruciando le potature di ulivo. La situazione gli è più sfuggita di mano tanto che lo stesso agricolture ha allertato i vigili del fuoco. Ma era troppo tardi. Intanto per i volontari di protezione civile scatta il secondo presidio notturno consecutivo. Per la giornata del 30 giugno niente acqua per irrigare i campi a Raiano, Corfinio e Vittorito. È stata infatti riempita la vasca di Raiano per agevolare il rifornimento dei mezzi