
La Cappella Mazara del cimitero di Sulmona sarà finalmente salvata dal degrado e dall’abbandono. Dopo anni di incuria e segni evidenti del tempo e dei vandali, il monumento riceverà un importante intervento di recupero grazie a un finanziamento di 600mila euro proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il progetto di restauro rientra in un piano più ampio che prevede interventi su nove luoghi di culto in Abruzzo.
Il primo sopralluogo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province dell’Aquila e Teramo si è svolto nei giorni scorsi, dopo il via libera del Comune di Sulmona, proprietario del bene dal 1997. La scheda tecnica redatta dai funzionari evidenzia gravi problemi di dissesto strutturale: lesioni diffuse, cedimenti di elementi architettonici, distacchi di decorazioni e coperture ammalorate. Oltre ai danni strutturali, il monumento ha subito anche furti su commissione, come la sottrazione dei monumentali cancelli di recinzione.
Il restauro, che dovrà essere completato entro giugno 2026, prevede il consolidamento delle murature, la riparazione delle lesioni, il restauro delle superfici interne ed esterne e il ripristino dell’apparato decorativo. Tuttavia, i cancelli trafugati non sono inclusi nel progetto e necessiteranno di ulteriori fondi.
La Cappella Mazara, a pianta cruciforme e di stile neoclassico, fu realizzata tra il 1906 e il 1910 su progetto dell’ingegnere Domenico Poillucci, per volere di Francesco Mazara, barone di Schinaforte, in memoria del padre Gentile. L’edificio si distingue per la qualità artistica delle opere scultoree, tra cui l’Angelo della Morte, lo stemma bronzeo con lo scheletro e le statue realizzate dallo scultore Giovanni Granata.
Un primo tentativo di recupero era stato avviato nel 2013 dal Rotary Club, che attraverso una sottoscrizione pubblica aveva ripulito il sito dalle erbacce, senza però riuscire a portare avanti un intervento strutturale. Oggi, grazie ai fondi del Ministero della Cultura, la Cappella Mazara è stata inserita tra le priorità del programma PNRR per la sicurezza sismica nei luoghi di culto