SULMONA – La minoranza consiliare chiama Avanti Sulmona ma il suo capogruppo, Fabio Pingue, non risponde. Si è chiuso con una fumata nera il vertice anti-Casini che si è tenuto nella giornata di ieri con l’intento di riarmare la battaglia per chiudere in anticipo l’era Casini. Dopo aver mangiato il panettone il sindaco può festeggiare anche il capodanno in assoluta serenità. L’opposizione infatti ha provato a mettere alle strette il consigliere Pingue, tirando fuori quel documento esibito lo scorso 12 settembre con i nomi dei nove consiglieri che avrebbero dovuto firmare per mandare a casa la Casini. Ma delle firme nemmeno l’ombra. Pingue ieri non si è presentato all’appuntamento e il sindaco di Sulmona resta in sella. “Non firmo le dimissioni dalla sera alla mattina come pure non mi faccio convocare da una minoranza che su alcuni temi importanti come l’urbanistica e il Cogesa non prende una posizione”- afferma il capogruppo di Avanti Sulmona. Chiaro il riferimento al gruppo consiliare del Pd che è stato assente nella commissione sui piani complessi dove Pingue aveva votato con l’opposizione. Come pure sulla richiesta di sospensione del Consiglio per il Cda del Cogesa è mancato un voto del Pd. Ma il “no grazie” di Pingue alla minoranza non ha fatto altro che gettare carne a cuocere perché una parte dell’opposizione era rimasta molto delusa dal comportamento di Avanti Sulmona che nel consiglio Comunale sul Cogesa non ha lanciato il segnale politico che la minoranza si aspettava. Insomma Pingue e l’opposizione sono ai ferri corti tant’è che, dai banchi della minoranza, in molti associano la rinuncia di Pingue alla sua candidatura per le elezioni regionali del 10 febbraio. Come a dire si potrebbero firmare le dimissioni solo in cambio di voti. Ma Pingue non ci sta a subire questa ricostruzione. “Come potrei chiedere questo se, anche nelle fila della minoranza, c’è qualcuno che si candida?”- si chiede il consigliere. Il sindaco nel frattempo non resta a guardare. “Vedo che c’è un tentativo di tre o quattro consiglieri di minoranza di balzare alle cronache a fine anno. Ma, a parte questa fibrillazione, credo che questa città di tutto ha bisogno fuorchè di un commissario”- ha esordito la Casini che si prepara al brindisi di fine anno dopo aver mangiato il panettone. Il primo cittadino resta quindi in sella e festeggia ancora.
Andrea D’Aurelio
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