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SULMONA – Una missiva indirizzata al Comune di Sulmona per chiedere l’immediata installazione di telecamere nelle zone periferiche della città. L’iniziativa parte dai residenti della frazione Badia di Sulmona che, dopo gli ultimi episodi balzati alle cronache, hanno deciso di scrivere al Comune per chiedere più garanzie per la sicurezza. Nelle scorse settimane infatti una donna sola in casa con due ragazzini, nel cuore della notte, ha messo in fuga i malviventi che stavano sfondando la porta d’ingresso dell’abitazione e si sono dileguati una volta che hanno visto la luce dell’appartamento accesa. Per non parlare dell’anziana di 84 anni che è stata derubata in strada da una coppia di malviventi a bordo di un’auto. I ladri hanno avvicinato la donna con una scusa per poi raggirarla e lasciarle una collana di metallo in cambio di quella d’oro dal valore di mille euro che aveva addosso. Due episodi distinti che hanno spinto gli abitanti del quartiere ad attivarsi per chiedere al Comune di installare la videosorveglianza. “Alla luce degli ultimi fatti, è necessario tutelare anche le periferie della città e il nostro quartiere”- insorgono i residenti. La lettera sarà protocollata in Comune nei prossimi giorni. I 20mila euro in bilancio per le telecamere saranno spesi a breve per l’acquisto di una decina di nuovi occhi elettronici. I dispositivi saranno posizionati sulle zone scoperte della città o nei punti nevralgici e strategici. Come quelli danneggiati di recente, tra cui l’eremo che resta una delle mete preferite dai vandali e la nuovissima area camper, visitata dai teppisti addirittura prima del taglio del nastro. Sono 65 le telecamere a guardia di monumenti e aree di interesse. L’ultimo investimento sul circuito di videosorveglianza cittadino risale al 2013, quando la giunta Ranalli stanziò poco meno di 135mila euro, per l’acquisto e l’installazione di 30 telecamere fisse e 15 a brandeggio manuale, con un braccio d’azione di 360 gradi da puntare su una quarantina di punti strategici. Le frazioni restano sguarnite e i residenti si fanno sentire.

Andrea D’Aurelio

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