
“La gravità del fenomeno del revenge porn è amplificata dalla giovane età della vittima e degli autori del reato. Preoccupa la sessualizzazione precoce di bambini e preadolescenti, lesi nella loro dignità e nella mercificazione del corpo”. E’ il commento di Nicoletta Romanelli, criminologa e psicologa che accende un faro sul fenomeno che coinvolge sempre di più i giovanissimi. L’esperta mette in guardia sulla responsabilità di terzi. “Un corpo che cresce e suscita fantasie e ambivalenza perché tale trasformazione non sempre è accompagnata, di pari passo, ad un crescita affettiva e mentale. Si crede che la sessualizzazione delle condotte e dei comportamenti renda” grandi, quando, purtroppo, grandi non si è ancora. È chiaro che lo strumento digitale crea una risonanza esponenziale delle ricadute di certi eventi, in forza della pervasivitá e della capillarità della diffusione dei contenuti. Ex post facto è possibile cogliere spunti di riflessione ma. A mio avviso, è più necessario operare un discorso di ampio respiro. che chiami in causa famiglia ( sempre più spesso latitante e “adolescente”) e istituzioni, depauperate dell’autorevolezza, inerente la cura dell’altro, in particolar modo dei minori. In un momento in cui mancano punti fermi sul piano delle regole e del rispetto altrui, dove tutto ciò che è possibile è percepito come lecito, fare i conti con la complessità e la responsabilità della relazione è sempre più difficile. E ancora più difficile educare ai no”- conclude Romanelli.









