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SULMONA – Era ormai in fin di vita e per molti, addetti ai lavori compresi, le speranze che potesse farcela erano pressocchè nulle. Ma per un 47 enne di Sulmona il “miracolo” che tutti hanno invocato si è avverato. L’uomo nei giorni scorsi è stato estubato e trasferito dall’ospedale di Foligno dove era ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove sta completando la terapia per la completa guarigione dal Covid-19. Una notizia che è rimbalzata anche nell’ambiente sanitario sulmonese dove l’uomo stazionò in attesa di ricovero. Era il 9 novembre. Il 47 enne, dopo l’accertamento del contagio da Coronavirus, era stato preso in carico nel vecchio pronto soccorso di Sulmona. Il quadro clinico era particolarmente compromesso anche in forza di alcune problematiche pregresse e dello stato di obesità dell’uomo. La saturazione e gli altri valori hanno complicato e non poco la situazione fino a quando i sanitari lo hanno intubato. Dopo alcuni giorni di presa in carico nell’area triage si è liberato un posto a 200 km di distanza, nell’ospedale di Foligno, dove l’uomo venne trasferito con tutti i rischi del caso. E’ stato quindi ricoverato in terapia intensiva e le terapie hanno sortito l’effetto sperato grazie all’equipe dei medici che ha saputo gestire un caso delicato. L’altro giorno è arrivata quindi la buona notizia del trasferimento all’ospedale dell’Aquila. Il 47 enne è stato estubato ed è fuori pericolo. La ripresa avrà i suoi tempi ma nella settimana nera dei decessi la buona notizia mostra un’altra faccia della sanità, quella che sa risolvere anche i fronti più delicati, fermo restando il calvario di un uomo che ha trovato il primo posto letto disponibile troppo lontano.

Andrea D’Aurelio

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