
Il dibattito sull’affidamento della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti torna al centro dell’attenzione. Dopo le indiscrezioni emerse dall’incontro tra AGIR e alcune organizzazioni sindacali, il Segretario Interregionale della Fit Cisl Abruzzo Molise, Andrea Mascitti, ha lanciato un monito contro il rischio di una “deriva privatistica” del settore, in particolare in territori come la provincia dell’Aquila, dove le società pubbliche non sempre possiedono i requisiti richiesti dalle norme. Mascitti ha ricordato che il quadro normativo è chiaro: “I servizi devono essere affidati a società a capitale interamente pubblico laddove sia possibile. Ma se mancano i requisiti, la legge prevede come unica alternativa la gara. In questo contesto, la cosiddetta gara a doppio oggetto, che vede un privato partecipare in quota minoritaria a fianco di un ente pubblico, rappresenta lo strumento che meglio tutela gli impianti pubblici e impedisce l’ingresso incontrollato dei privati”. Un altro punto delicato è quello del dumping contrattuale, ossia il rischio che i lavoratori vengano penalizzati con condizioni meno favorevoli. Anche su questo Mascitti è netto: “Dal febbraio 2024, con un protocollo firmato da AGIR e ANCI, abbiamo garantito a tutti i lavoratori l’applicazione del contratto nazionale dei servizi ambientali, in qualsiasi forma di affidamento. È grazie a questo accordo che stiamo sostituendo i contratti multiservizi con quello unificato, senza scioperi ma attraverso la contrattazione”. Il segretario non risparmia una stoccata: “È curioso che oggi alcune sigle che hanno sottoscritto quell’accordo parlino di dumping. Delle due l’una: o erano distratti o non hanno compreso ciò che firmavano”. Un richiamo a guardare ai contenuti, più che ai titoli di giornale, per affrontare una questione che tocca da vicino cittadini e lavoratori.









