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SULMONA – Arrivano i rinforzi per la prevenzione in affanno ma solo per L’Aquila e Avezzano. La Asl 1 annuncia il potenziamento dell’organico in seguito all’aumento dei casi Covid-19 sul versante marsicano e aquilano della provincia mentre non ancora provvede alla sottoscrizione del contratto per l’assegnazione di una unità al Dipartimento Igiene e Prevenzione di Sulmona. La graduatoria di merito è stata già approvata dall’azienda come riportato da questa testata ma le procedure per l’assunzione di un dirigente medico a tempo determinato non si sono ancora concluse con tutte le conseguenze del caso per i carichi di lavoro pesanti tra tamponi, vaccini e altre prestazioni ordinarie. Nell’ondata peligna di fine agosto i rinforzi del capoluogo arrivarono dopo il coro di richieste per tre volte la settimana e per le sedute di pre-triage. Oggi anche quell’aiuto è comprensibilmente venuto meno visto lo sbilanciamento dei contagi verso l’area marsicana ed aquilana della Asl. Ma in via Gorizia si continuano a fare i salti mortali con un tracciamento che non lascia nulla al caso nonostante le esigue risorse umane. Dal canto suo il Manager Asl, Roberto Testa, torna ad annunciare il potenziamento dell’organico, spiegando che la situazione è sotto controllo ma la collaborazione dell’utenza diventa di questi tempi fondamentale. Secondo Testa “l’aumento dei casi ( non tanto nell’area peligno-sangrina ndr), avviato dal 10 ottobre, è legato ad un allentamento delle misure di precauzione da parte della popolazione (eventi ludici, attività sportive, conviviali, etc.), nonché ad alcuni casi in ambito scolastico (molto probabilmente eccessivo affollamento dei trasporti pubblici). Una situazione che 
ha comportato, a carico del Dipartimento di Prevenzione ed in particolare del Servizio di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, già impegnato nel controllo dei casi precedenti e nell’organizzazione di una ben più complessa, rispetto agli anni precedenti, campagna di vaccinazione antiinfluenzale, un carico di lavoro considerevole legato alla necessità di porre sotto sorveglianza un numero veramente notevole di persone”. Il Manager ribadisce il suo no al “tampone fai da te”, raccomandando di non farsi prendere dall’emotività e “di osservare sempre e comunque le misure di precauzione indicate dai vigenti decreti, di rivolgersi in primis per consigli terapeutici e di precauzione, anche per quanto riguarda la vaccinazione antiinfluenzale, al proprio medico curante, e di avere anche un minimo in più di pazienza per disguidi ed attese telefoniche”. Ora tocca all’azienda accelerare le procedure burocratiche per assegnare ai rispettivi dipartimenti le unità di supporto. Perché non si va in guerra senza armi.

Andrea D’Aurelio

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