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SULMONA. “Per ora la vicenda si chiude qui ma voglio sperare che serva di lezione e che quanto accaduto non si ripeta”. E’ il padre del bimbo di quattro anni, che l’altro ha rischiato di rimanere senza cibo, a gettare acqua sul fuoco. Non un attacco contro le maestre e la scuola ma contro il sistema di gestione delle mense. “Non contesto l’operato delle maestre e della scuola che si fanno sempre in quattro per gestire anche le situazioni più complesse”- interviene il padre del bimbo- “contesto il modo di gestire la mensa. Un servizio partito dopo tre settimane e per una dimenticanza si corre il rischio di non poter mangiare”. Il genitore chiarisce comunque che la scuola dell’infanzia Di Nello non è rimasta indifferente alla situazione. A rincarare la dose le maestre dell’asilo. “Il bambino ha mangiato un piatto di pasta e un panino. Nonostante l’inadempienza del genitore, al bambino è stato dato il pasto per la seconda volta senza credito. Ci sono decine e decine di testimonianze”- si sfogano sui social le insegnanti. “Non è stato un problema di morosità. Abbiamo sempre gestito questi casi, anche i più delicati, senza penalizzare gli alunni”- ricorda la dirigente, Alessandra Di Mascio- “la ditta prepara esclusivamente i pasti prenotati sulla piattaforma. Mancando il secondo, le maestre si sono subito prodigate per raddoppiare la porzione del primo piatto. E’ passato un messaggio distorto. Non siamo una scuola che lascia gli alunni senza cibo”.Getta acqua sul fuoco il sindaco, Gianfranco Di Piero. “Questa Amministrazione ha ricordato, con due diversi comunicati, la necessità di un controllo rigoroso del proprio credito, con avvisi emanati il 17 e 23 ottobre scorsi, nei quali si richiama la responsabilità dei genitori nei confronti dei servizi che garantiscono il benessere dei bambini”- scrive il primo cittadino, rimarcando che il pasto è stato regolarmente servito.

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