
Vanno a processo tre romeni per la rissa all’Annunziata. Lo ha deciso il giudice ore dibattimentale del Tribunale di Sulmona, Irene Giamminonni, che ha disposto il giudizio per il 19 gennaio. Si tratta di un 43enne, un 36enne e un 35enne. I fatti risalgono al 16 luglio 2024 quando in corso Ovidio, nei pressi di un’attività commerciale, i tre erano venuti alle mani dopo un acceso diverbio scaturito da futili motivi. Una battuta di troppo che non era stata apprezzata da uno dei romeni, il 35enne, che aveva colpito con calci e pugni il suo connazionale di 43 anni. A quel punto si era scatenata una reazione a catena che aveva coinvolto anche il 36enne, intervenuto per riportare la calma. Ad accorgersi della zuffa in pieno centro era stata la pattuglia dei carabinieri che passava sul posto per i controlli del territorio. Uno dei tre romeni aveva riportato lesioni refertate dal pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona con una prognosi di sette giorni. Tuttavia i carabinieri, che avevano poi ricostruito l’accaduto sentendo i testimoni e acquisendo i filmati della sorveglianza, avevano denunciato tutti per rissa in concorso. Da qui il giudizio disposto oggi dal giudice Giamminonni “secondo la quale sussistono ragionevoli previsioni di condanna a carico degli imputati”. Intanto vanno avanti le indagini per il pestaggio avvenuto lo scorso 28 luglio in piazza Capograssi, nei pressi della Banca del Fucino. La Procura della Repubblica di Sulmona ha iscritto quattro persone sul registro degli indagati, dopo i primi accertamenti effettuati dai carabinieri. Dalle indagini era venuto fuori che un 28enne del posto, mentre stava rientrando a casa, richiamato dalle urla e dai rumori, notava che un 23enne, già noto alle forze dell’ordine, prendeva a calci l’auto dei suoi amici, inveendo contro gli occupanti. Il 28enne, per fermare l’aggressione e richiamare l’attenzione del 23enne aggressore, spingeva con i piedi una lattina, riuscendo nell’intento. Di tutta risposta il 23enne scaraventava a terra il 28enne, sferrandogli una serie di calci. A salvare la vittima dell’aggressione erano stati alcuni amici e il barista di piazza Capograssi con un cliente del bar. I carabinieri hanno acquisto le telecamere di videosorveglianza che comproverebbe tale ricostruzione e nelle prossime settimane di tireranno le somme.









