
SULMONA. Si dissocia dalla violenza senza limiti e chiede collaborazione per riportare una cornice di civiltà, onde evitare un serio danno d’immagine ed economico alle superstiti attività che operano in centro storico. Lo sfogo-denuncia arriva da Lucrezia Cellini, titolare di “El Barilito”, il bar di via Sardi che si trova a pochi metri dal quartiere balzato alle cronache per gli ultimi episodi di violenza. Proprio lo scorso sabato una maxi rissa a cinghiate ha coinvolto 15 giovanissimi di cui uno finito in ospedale con importati fratture al volto tanto che è stato trasferito nel reparto maxillo-facciale dell’ospedale dell’Aquila per un intervento. Sempre nello stesso punto, a dicembre 2024, un giovane era stato accoltellato e un altro ferito con una bottigliata in pieno volto. Fatti gravi che ha fatto scattare la lettera aperta della barista, la quale “si dissocia da atteggiamenti prevaricatori, vessatori, violenti e delinquenziali posti in essere da chi vive in spregio dei valori basilari di rispetto e del vivere civile”. “Tali episodi, sempre piu’ frequenti nei fine settimana e nei periodi piu’ caldi dell’anno stanno assumendo carattere di vera e propria emergenza in materia di ordine pubblico. Ne consegue che le superstiti attività commerciali esercenti l’attività di bar o ristorazione del centro subiscono un danno di immagine e sono a rischio, per la scelleratezza di pochi facinorosi, di provvedimenti di natura sanzionatoria laddove gli episodi sopra richiamati avvengano in loro adiacenza o comunque in prossimità di esse”- rileva Cellini, specificando che “non è unicamente una questione economica quella che mi spinge a scrivere queste righe, ma non posso fare a meno di temere per la mia attività e per altre similari che sono alla mercè di persone che commettono fatti gravi aventi spesso rilevanza penale”. “Per cultura e formazione familiare sono lontana dalle logiche descritte, ma mi vedo spettatrice impotente di avvenimenti gravi che avvengono al calare del tramonto e che sembra difficile prevenire o impedire che accadano. Confido per il futuro che chi è chiamato ad amministrare la nostra cittadina sappia, anche con la collaborazione necessaria, di noi esercenti lavorare per far si che il crocicchio dei vicoli storici torni ad essere luogo sereno e sicuro di passeggio, specialmente serale, di adolescenti, giovani e famiglie”- conclude la barista