
SULMONA. Il Comune di Sulmona chiama le forze dell’ordine per varare il “piano” sulla movida sicura. Il sindaco Luca Tirabassi e l’assessore comunale al centro storico, Alessandro Pantaleo, hanno convocato infatti un summit a Palazzo San Francesco con le forze di polizia impegnate nel controllo del territorio, nonostante l’annosa carenza di personale. Summit che dovrebbe tenersi nella mattinata di lunedì 30 giugno. “L’obiettivo è quello di venire incontro alle richieste che sono arrivate dagli esercenti ma è necessario che, per assecondarle, ci sia il coinvolgimento delle forze dell’ordine per rafforzare i controlli in centro storico e per calmierare le esigenze degli operatori con quelle dei residenti”- spiega Pantaleo che ha intenzione anche di coinvolgere il Cogesa, per le attività di pulizie del centro soprattutto nei week end. Seguirà un incontro con le associazioni del centro storico e il comitato dei residenti per arrivare ad un’intesa. Non si esclude qualche deroga all’ordinanza vigente, ovviamente da concordare con tutte le parti coinvolte. La nuova amministrazione dà seguito quindi agli impegni presi in campagna elettorale, chiamando a raccolta le forze dell’ordine e gli addetti ai lavori del settore. La precedente amministrazione comunale, guidata dall’ex sindaco Gianfranco Di Piero, aveva varato nel 2023 l’ordinanza anti movida che fissa a mezzanotte lo stop alla percezione esterna della musica. Negli ultimi anni la deroga di un’ora era stata accordata nei mesi di luglio e agosto, in concomitanza con i grandi eventi. Un “piano” per il popolo della notte, in ogni caso, si rende necessario, tenendo conto della sequenza di casi balzati alle cronache. Tre i gravi episodi avvenuti da dicembre 2024 a maggio 2025 che hanno interessato l’area del Cinema Pacifico. Il 14 dicembre scorso un 21enne era stato accoltellato dal branco. Gli autori dell’episodio, dopo averlo ferito, gli avevano perfino rubato le scarpe. Il 15 dicembre un altro giovane era stato soccorso dai medici del 118 dopo essere rimasto coinvolto in una lite a bottigliate. Lo scorso 24 maggio una maxi rissa a cinghiate aveva coinvolto almeno sei giovanissimi di cui uno ricoverato nell’ospedale dell’Aquila con fratture, lo stesso che era stato accoltellato mesi prima. A questi si aggiungono le liti ordinarie, gli atti vandalici, i vicoli scambiati per orinatoio e gli schiamazzi con gli ultimi interventi che risalgono alla scorsa notte, in piazza Garibaldi e in Largo Faraglia dove, a giugno dello scorso anno, un’altra rissa per una consumazione non pagata aveva coinvolto sei persone con la procura della repubblica che nelle scorse settimane ha chiuso le indagini preliminari