ROCCA PIA – “Si tratta di scosse insignificanti che né aumentano e né diminuiscono il rischio ma resta il fatto che lo Stato non è prontoâ€. Sgombera il campo da ogni dubbio il geologo Antonio Moretti dell’Università dell’Aquila chiamato in causa questa mattina da Onda Tg sul lieve sciame sismico in atto da cinque giorni a questa parte a Rocca Pia. Sono circa trenta le scosse che si sono registrate, allo stesso epicentro, dal 5 al 10 settembre. Tutte di lievissima intensità . La più forte è stata registrata alle 6,57 dell’8 settembre ed era di magnitudo 1.9 mentre la più bassa è stata di magnitudo 0,6. Dati praticamente irrisori ma tanto è bastato per far tornare l’attenzione sui social e abbiamo chiesto all’esperto, il geologo Antonio Moretti, di leggere i dati. “Si tratta di uno sciame sismico ma è talmente di bassa intensità che non è significativoâ€- interviene- “sia perché le scosse lievi sono di difficile localizzazione e sia perché si presta attenzione più al numero delle scosse senza calcolare la quantità di energia che viene rilasciata che in questo caso è insignificanteâ€. Che la serie di eventi sismici possa in qualche modo sollecitare la faglia che da anni è tenuta sotto osservazione Moretti lo esclude a priori non senza rimarcare però che la prevenzione deve essere un atteggiamento quotidiano e lo Stato rimane impreparato. “Siamo nella dorsale appenninica dove si sono verificati nel passato forti terremoti e prima o poi tornerà un altro forte terremoto. Noi dobbiamo essere pronti perché lo Stato non è prontoâ€- continua il geologo- “si parla in questi giorni se tenere aperti o chiusi i supermercati la domenica invece non ho più sentito parlare del sisma bonus, che era uno strumento importante nelle mani dei privati per mettere in sicurezza le proprie caseâ€. Sulla frequenza degli eventi sismici a Rocca Pia l’esperto quindi tranquillizza ma bacchetta lo Stato che, in caso di una grossa emergenza, non sarebbe pronto a suo parere a fornire tutti gli aiuti alla popolazione.
Andrea D’Aurelio