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SULMONA – Una fila di auto all’ingresso della frazione Marane fra curiosi che filmavano il vistoso incendio e abitanti della zona che non ce l’hanno fatta a restare a casa, preoccupati per il propagarsi delle fiamme. Una notte di “fuoco” ma anche di ansia e di agitazione per il capoluogo peligno e in particolare per la frazione Marane. I residenti hanno scavato trincee intorno le abitazioni per proteggersi dall’eventuale avanzamento delle fiamme. Gente in strada fino a tarda notte. Alcuni preoccupati, altri avevano perso il sonno. “Non ci sono parole. Vedere le nostre montagne andare in fumo è qualcosa di inaudito, un crimine per l’umanità”- commentano i passanti in preda alla delusione e alla preoccupazione. Vicino la Chiesa di San Giuseppe è rimasta attiva per tutta la notte la centrale operativa delle forze dell’ordine ( Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco e Protezione Civile). Il monitoraggio è stato continuo. Una notte lunga che fortunatamente è passata mentre non cessa la preoccupazione per il Morrone e il patrimonio ambientale del territorio. In tanti chiedono giustizia.

Andrea D’Aurelio

Foto Lorenzo Antomarchi

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