
Bara rossa, coperta rossa e necrologio con le scritte a caratteri cubitali, sempre in rosso. Il giorno dell’addio lo aveva pianificato nel dettaglio Ennio Colaberardino, ex ferroviere ed esponente del partito comunista italiano, scomparso l’altro giorno all’età di 98 anni. Una vita spesa al servizio della famiglia, del suo ambiente di lavoro ma anche nella politica, quando i valori della sinistra erano veri e viscerali e quando l’attaccamento ad un partito (a cui aveva aderito da giovanissimo) aveva ancora un carattere identitario. Un “credo” che non è mai venuto meno e si è reso palpabile anche in punto di morte. E’ stato proprio il rosso del partito comunista a scandire il tono dell’ultimo saluto officiato oggi dalla celebrante laica, Liana Moca, all’interno della casa funeraria Caliendo-Celestial, che ha curato tutti i particolari per dar seguito alle volontà di Colaberardino che il suo funerale lo aveva pensato e immaginato proprio così