
Una vittoria su tutta la linea per la Asl 1 Abruzzo nel contenzioso relativo ai lavori di adeguamento strutturale della Residenza sanitaria assistenziale (RSA) di Montereale, in provincia dell’Aquila. Il Tribunale dell’Aquila, con provvedimento depositato il 10 giugno, ha respinto il ricorso presentato dalle ditte appaltatrici I Platani e Todima, che avevano contestato la revoca del contratto e la segnalazione all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. La decisione del giudice conferma in toto la legittimità dell’operato della Asl, ritenendo fondata sia la risoluzione del contratto che la necessità della comunicazione all’Anac, come previsto dalla normativa vigente in caso di gravi inadempienze contrattuali. Le due imprese avevano chiesto al Tribunale di sospendere gli effetti del provvedimento della Asl, sostenendo l’irregolarità della revoca. Il giudice ha però riconosciuto la piena correttezza dell’azione intrapresa dall’azienda sanitaria, rigettando tutte le istanze delle ditte. Con questa sentenza si chiude un capitolo complicato della vicenda legata al recupero e alla messa in sicurezza della struttura sanitaria di Montereale, un presidio importante per il territorio, ancora al centro di interventi di riqualificazione post-sisma. Il provvedimento rafforza la posizione della Asl 1, che aveva motivato la revoca dell’appalto con una serie di inadempienze contrattuali e ritardi operativi riscontrati nella fase esecutiva dei lavori. La segnalazione all’Anac si è resa necessaria per garantire la trasparenza e il rispetto delle norme nella gestione degli appalti pubblici. Con questa decisione, il Tribunale ribadisce l’importanza di azioni chiare e rigorose da parte degli enti pubblici a tutela delle strutture sanitarie e dell’interesse collettivo. La palla ora passa alla Asl per definire le prossime fasi del cantiere e assicurare quanto prima la piena funzionalità della RSA di Montereale.