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SULMONA – Ha rubato la bicicletta a un avvocato di Sulmona ma solo per recarsi alla stazione ferroviaria cittadina. Protagonista del singolare furto è un 30 enne originario di Roma, F.L.B., condannato ieri al pagamento di un’ammenda di duecento euro dal giudice monocratico del Tribunale, Francesca Pinacchio. Il fatto risale all’estate del 2017 quando il giovane, forse non avendo tempo e voglia di salire a bordo di un bus urbano, ha deciso di raggiungere la stazione di Sulmona con una bici presa “in prestito”. Era il primo pomeriggio quel giorno d’estate e il furto venne messo a segno lungo il centralissimo corso Ovidio ai danni dell’avvocato Maurizia Lina Sciuba. Il portone della sua abitazione era aperto e la bici era sistemata nell’androne del palazzo. Il 30 enne si è quindi intrufolato all’interno per impossessarsi della bici e allontanarsi. Si è trattato però solo di un furto lampo. I residenti della zona hanno riconosciuto l’uomo che, di lì a poco, è stato rintracciato dalla Polizia. Lo stesso 30 enne ha deciso a quel punto di collaborare con gli agenti del Commissariato, indicando il punto esatto della stazione dove aveva depositato la bici, restituita nel giro di qualche ora al legittimo proprietario. Il procedimento penale, in virtù della denuncia dell’avvocato, è andato comunque avanti e si è chiuso ieri con la condanna a duecento euro di multa. Il giudice Pinacchio ha infatti derubricato il reato a un furto d’uso, come aveva chiesto l’avvocato, Roberta Polce. Una storia sui generis che dimostra come la vera “sorveglianza” per un quartiere cittadino sono i suoi residenti. E’ stato grazie alla collaborazione dei cittadini che le forze dell’ordine hanno rintracciato il 30 enne che, a sua volta, si è ravveduto per il gesto posto in essere, ottenendo una pena meno afflittiva e, in tal caso, pecuniaria.

Andrea D’Aurelio

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