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PRATOLA PELIGNA – Un nuovo campionamento delle acque è stato chiesto all’Arta dal sindaco di Raiano Marco Moca e dal Consorzio di Bonifica dopo i primi risultati che hanno portato il primo cittadino ad emettere nei giorni scorsi l’ordinanza di divieto di pesca, abbeveraggio bestiame e utilizzo a scopo irriguo delle acque del fiume Aterno dopo che, nel tratto ricadente nell’ambito del territorio comunale di Raiano, è stata rilevata la positività alla salmonella. Si sono lasciati con questo impegno i due enti a margine di un incontro che si è tenuto nella giornata di ieri. La presenza di salmonella nell’Aterno è un problema che va avanti dal 2014 quando si registrarono nell’aquilano una serie di ricoveri per salmonellosi. Da lì i provvedimenti adottati dai sindaci interessati con il problema che, di fatto, non è stato ancora risolto. A farlo notare è Carlo Di Ruscio, consigliere del Consorzio di Bonifica che si sta occupando del caso, su delega del Presidente Ernesto Zuffada. “Abbiamo in programma un incontro con i sindaci dei vari comuni”- annuncia Di Ruscio- spiegando che “la questione non è mai stata approfondita fino in fondo visto che la salmonella deriva da una serie di fonti inquinanti che i sindaci devono individuare, sguinzagliando le proprie forze”. Il consigliere tiene a sottolineare che il Consorzio è parte lesa dell’intera vicenda e presenta il conto di quanto fatto a un anno dall’insediamento. “Abbiamo interessato, tramite la Regione, l’Istituto Superiore della Sanità, il Ministero della Salute e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, chiedendo dei pareri autorevoli che non sono mai arrivati. Proseguiremo con il nostro pressing perché vogliamo venire a capo di questa vicenda”. Si attendono al momento i risultati dei nuovi esami chiesti sulle acque dell’Aterno che ricadono nel territorio di Raiano. Risultati che saranno decisivi per una conferma o una eventuale revoca dell’ordinanza.

Andrea D’Aurelio

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